Dieta da rientro diversa rispetto agli scorsi anni, alla ricerca di alimenti che possano aiutare le difese immunitarie vista l'emergenza sanitaria e allo stesso tempo...
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La pasta fa bene, chi la mangia sta meglio di chi la evita: ecco perché
«Sono molti i fattori che possono influenzare la capacità antiossidante e la presenza di vitamine e minerali in frutta e verdura, che andrebbe scelta anche in funzione delle varietà», spiega il nutrizionista, precisando che tra le pesche, ad esempio, la varietà di Pesca Maria Dorata ha una maggiore capacità antiossidante. Secondo D'Orazio, infatti «vitamine, minerali e micronutrienti sono soggetti ogni anno a variazioni legate al calcio e all'azoto nel terreno, dall'irrigazione adeguata alla maturità e condizione del cultivar». Una stagione che invita anche a mangiare più pesce che, ricorda il nutrizionista, «controbilancia il minor apporto calorico di circa il 20% di lipidi inferiore alla carne, con un introito proteico di ottima qualità e soprattutto di micronutrienti e oligoelementi come selenio, iodio, potassio oltre agli acidi grassi a catena lunga polinsaturi». Anche in questo caso c'è pesce e pesce. Tra i magri, sottolinea il nutrizionista, ci sono nasello e razza (grassi inferiori all'1%) e poi sogliola, spigola, palombo, rombo e seppia (1-3% di grassi). I semi-grassi sono tonno, spada, dentice, sarde e triglia, mentre i grassi sono salmone, sgombro, aringa che hanno meno di 200 kcal per 100 gr. Fedagripesca ricorda una lunga lista di prodotti anti-stress, come ostriche, anacardi, fegato, manzo e i tuorli d'uovo; e poi oltre ai pesci grassi, anche il pollo, antidepressivo naturale per il triptofano, e tante verdure a partire da quelle a foglia verde scuro. Sì a cibi ricchi di antiossidanti, come fagioli, mele prugne e frutti di bosco, noci e mandorle ma anche carciofi, cavoli, spinaci, barbabietole e broccoli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero