Coronavirus, da Celleno (zona rossa nel Viterbese) ricette della tradizione in diretta sui social

Celleno, 1300 abitanti nel Viterbese
Dirette social a base di ricette tradizionali della Tuscia viterbese, lezioni sui prodotti tipici del territorio e piccoli segreti delle carni locali: così i giovani...

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Dirette social a base di ricette tradizionali della Tuscia viterbese, lezioni sui prodotti tipici del territorio e piccoli segreti delle carni locali: così i giovani imprenditori enogastronomici di Celleno, piccolo comune in provincia di Viterbo, dichiarato quarta zona rossa nel Lazio, superano le barriere dell'emergenza Coronavirus.


Protagonisti sono artigiani, commercianti, esperti locali e cittadini che condividono la cultura del territorio con una serie di appuntamenti video in diretta su Facebook. L'iniziativa rientra nel progetto "Rifioriamo" promosso dal Comune, in collaborazione con l'Ateneo viterbese, l'Istituto Scolastico "Pio Fedi", la Pro Loco, il Centro Sociale di Celleno e le associazioni comunali, con il patrocinio di Slow Food.


«L'obiettivo - spiega il giovane ristoratore locale Andrea Sterpino, classe 89 - è far scoprire le antiche origini dei piatti della tradizione cellenese e della Tuscia, zona verde e ricca di storia». Sterpino svela che nelle dirette (inizia domenica 19 aprile ore 16:00 sulla pagina della sua attività) «tra gli argomenti trattati ci sono i 'Ficarelli': primi frutti della pianta del fico, raccolti prematuramente, in pochi sanno che si possono cucinare, e grazie ad una antica tradizione della zia Luigina sono un piatto che offre sensazioni uniche».

Nel piccolo comune di 1300 abitanti bloccato dall'emergenza anche i giovani fratelli Francesco e Michele Brachini che gestiscono una macelleria non si arrendono. Specializzati nella vendita di carne chianina allevata nel territorio, superano le barriere della zona rossa, svelandone preziosi segreti sui social. Nella prima diretta (domenica 19 aprile ore 15:00 sulla loro pagina) riveleranno due aspetti fondamentali per una carne di qualità: il benessere animale e la frollatura. Non solo, con le restrizioni in corso, i due fratelli hanno dato via anche alle vendite in tutta Italia.
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Il Messaggero