Zona rossa Abruzzo, scontro Regione-governo: finita udienza Tar, decisione attesa nella giornata di domani

Zona rossa Abruzzo, scontro Regione-governo: finita udienza Tar, decisione attesa nella giornata di domani
L'AQUILA - E' durata 29 minuti l'udienza convocata dal presidente del Tar Abruzzo, Umberto Realfonzo, per discutere il ricorso presentato dal governo contro...

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L'AQUILA - E' durata 29 minuti l'udienza convocata dal presidente del Tar Abruzzo, Umberto Realfonzo, per discutere il ricorso presentato dal governo contro l'ordinanza emanata dal presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha anticipato l'uscita della zona rossa a lunedì scorso. Provvedimento impugnato dalla presidenza del Consiglio e dal Ministero della Salute.

Il presidente ha ascoltato le parti, Regione (rappresentata dagli avvocati Stefania Valeri e Marianna Cerasoli) e Avvocatura dello Stato, che hanno riproposto gli scritti.

Realfonzo ufficializzerà la sua decisione con tutta probabilità domani mattina o comunque nella giornata di domani.

Intanto la cabina di regia nazionale che analizzerà gli indicatori del contagio e ufficialmente posizionerà l'Abruzzo in arancione, è stata spostata dalle 14 alle 16. E' molto probabile che il presidente possa tenere conto di quanto si deciderà in ambito nazionale. 

LA DIFESA

A quanto si apprende tra gli elementi a cui l'Avvocatura regionale avrebbe puntato nella memoria difensiva ci sarebbe il fatto che l'Ordinanza di Marsilio del 6 dicembre scorso, con cui l'Abruzzo torna zona arancione, è stata adottata al termine dei 21 giorni di zona rossa e questo sulla scorta dei dati in netto miglioramento registrati nei fine settimana antecedenti, come certificato dal Comitato Tecnico Scientifico Abruzzese. A tale proposito sono diminuiti i ricoveri, sia in terapia intensiva che in area medica, sono aumentati i posti letto e l'indicatore Rt, sotto l' 1 per cento , si è praticamente allineato alle medie nazionali con un rischio complessivo classificato come moderato. Un miglioramento confermato anche dai successivi report della cabina di regia nazionale. Inoltre, nella memoria si evidenzierebbe l'intento principale dell'Ordinanza di Marsilio, ossia la volontà di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana con quella di garantire la tenuta sociale ed economica. Tra le altre cose si contesterebbero gli assunti sulla mancata collaborazione tra Regione e Governo.Nel documento si fa menzione anche alla necessità di trovare supporti giurisprudenziali e sul principio di leale collaborazione Stato Regioni. 

 

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Il Messaggero