Violenza, voleva dalla compagna i soldi per il gioco d'azzardo: condannato

Violenza, voleva dalla compagna i soldi per l'alcol e gioco d'azzardo: condannato
La sua grave dipendenza a suo tempo di alcolici e gioco d’azzardo lo hanno spinto ad avere gesti violenti contro l’ex compagna anche davanti al loro bambino che...

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La sua grave dipendenza a suo tempo di alcolici e gioco d’azzardo lo hanno spinto ad avere gesti violenti contro l’ex compagna anche davanti al loro bambino che all’inizio aveva appena due anni. Maltrattamenti morali, quando lui la insultava facendola sentire una nullità come donna e come madre, ma anche fisici con botte continue dentro e fuori casa. Con lui arrivato a tentare il suicidio ingerendo detersivi per costringere la donna a continuare a restare insieme.

Ieri è stata la giudice monocratica Claudia Di Valerio, al termine del processo in primo grado, a condannarlo ad un due anni e tre mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia aggravati (difensore l’avvocato Tiziano Rossoli), assolto, invece, dall’accusa di violazione di domicilio. L’imputato, un 31enne della Val Vibrata, ha chiesto di sostituire la pena con i lavori di pubblica utilità. Richiesta che dovrà ora essere verificata. I fatti contestati risalgono ad un periodo che va dal 2018 fino a gennaio del 2020, quando è stato poi arrestato e successivamente scarcerato. In un episodio è arrivato a schiaffeggiare anche un’amica dell’ex compagna la sera in cui lei era uscita con i colleghi di lavoro per poi avventarsi contro la madre di suo figlio, con la quale conviveva, afferrarla per il collo davanti a tutti nel locale dove si trovava, scaraventarla a terra e trascinarla per alcuni metri, causandole così delle contusioni al ginocchio e a una caviglia giudicate guaribili in 15 giorni.

Purtroppo però quella non è stata l’unica volta in cui l’ha picchiata. La donna ha denunciato anche altri episodio in cui lui le avrebbe stretto le mani al collo e addirittura una volta in cui le avrebbe pure lanciato un coltello, fortunatamente senza centrarla. Tra i due lei era l’unica a sostenere economicamente la famiglia anche perché lui si giocava tutti i soldi alle slot machine. Un altro problema che il 31enne ha dovuto affrontare dopo la separazione definitiva. Nel capo d’imputazione esce fuori anche un’aggressione per i soldi avvenuta ad ottobre del 2019 con gli stipendi di lei spesso sottratti dall’ex compagno. E poi quei quotidiani violenti litigi per futili motivi alla presenza del bambino con le minacce di morte o di volersi fare del male e gli insulti. Scene a cui nessuno dovrebbe mai assistere in alcuna veste, ma che purtroppo continuano a ripetersi.

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Il Messaggero