Volantino anonimo annuncia i vincitori del concorso, il sindaco sporge denuncia

Volantino anonimo annuncia i vincitori del concorso, il sindaco sporge denuncia
«In merito al volantino anonimo che martedì circolava in diversi punti del Palazzo di Città e che in queste ore circola sui social in merito al concorso...

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«In merito al volantino anonimo che martedì circolava in diversi punti del Palazzo di Città e che in queste ore circola sui social in merito al concorso pubblico indetto dal Comune di Vasto per tre istruttori amministrativi con funzioni anche da messo notificatore, ho depositato formale denuncia querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Vasto finalizzata a perseguire il potenziale o i potenziali colpevoli. Un volantino offensivo e lesivo oltre che diffamatorio e falso nel quale gli autori o l'autore di tale manifesto fa riferimento a procedure non conformi a legge e si parla di "collusione, corruzione, tangenti", oltre ad una serie di considerazione dannose per l'immagine, il decoro, e l'onore del sindaco e di diversi concorrenti e componenti la parte amministrativa e politica del Comune».

Questa la reazione del sindaco di Vasto, Francesco Menna, dopo che un volantino anonimo e battuto al computer, recante i nomi dei vincitori del concorso bandito dal Comune per l'assunzione di tre messi notificatori, è stato affisso alle porte degli uffici comunali. Un volantino in cui, oltre a fare i nomi dei presunti vincitori, si rimarcano altrettanto presunti collegamenti tra i candidati e dirigenti comunali e amministratori.

Non è la prima volta che lo stesso concorso finisce sotto i riflettori: i consiglieri di FdI, Forza Italia e Lega avevano già criticato il fatto che la graduatoria fosse stata pubblicata criptata, inserendo, invece del nome dei vincitori, il numero di presentazione della domanda. Dal Comune avevano ribattuto che era la graduatoria di merito e non quella definitiva ad essere stata pubblicata, ma ieri gli stessi consiglieri dei tre partiti hanno affermato di aver appreso dell'intenzione del sindaco di andare in Procura, di dissociarsi dalla tecnica del volantino anonimo e di essere anzi disposti ad accompagnarlo perché «è bene che la magistratura indaghi e punisca eventuali ipotesi di reato. Se il sindaco ha fatto querela chiediamo anche noi di essere sentiti come persone informate dei fatti e chiediamo inoltre l'accesso agli atti e la pubblicazione della graduatoria in chiaro».

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Il Messaggero