Si gode l'ultimo sole in spiaggia: aggredita e violentata da un migrante sotto protezione

La spiaggia di Ortona
 Un ventenne di origine somala è stato segnalato al 112 da un gruppo di commercianti della Marina di San Vito Chietino che lo avevano visto denudarsi e masturbarsi per...

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 Un ventenne di origine somala è stato segnalato al 112 da un gruppo di commercianti della Marina di San Vito Chietino che lo avevano visto denudarsi e masturbarsi per strada noncurante della presenza dei passanti. La Centrale Operativa della Compagnia di Ortona (Chieti) ha subito inviato sul posto una pattuglia del Nucleo Radiomobile. All'arrivo dei militari, il giovane, da un anno in Italia con lo status di protezione sussidiaria e senza una fissa dimora, si era già allontanato in direzione della spiaggia «Cintoni» di Ripari, del confinante comune di Ortona, su un tratto di arenile isolato che costeggia l'ex tracciato ferroviario dove ha avvicinato e violentato un'anziana pensionata di Ortona, intenta a godere in spiaggia dell'ultimo sole della stagione.


La vittima, riuscita per un attimo a divincolarsi dalla presa del suo aggressore, è fuggita in acqua. Lì è stata raggiunta dai militari dell'Arma dei Carabinieri che, avendo notato da lontano la parte finale della scena, hanno immediatamente bloccato l'uomo, dichiarandolo successivamente in arresto per violenza sessuale. La donna, trasportata con un'ambulanza presso l'ospedale di Lanciano, è stata visitata dai sanitari del Pronto Soccorso e ricoverata per
numerose escoriazioni ed ecchimosi, nonché, soprattutto, per un trauma cranico subito durante la violenza.

Il giovane, dopo le formalità di rito è stato trasferito presso il carcere di Chieti. Per lui è scattata anche la denuncia per atti osceni in luogo pubblico e falsa attestazione sulla sua identità,
poiché aveva fornito ai militari false generalità. Solo a seguito della comparazione delle sue impronte con quelle già presenti nel casellario centrale d'identità del ministero dell'Interno, i
carabinieri sono potuti infatti risalire alla vera identità del somalo, entrato clandestinamente in Italia quasi un anno fa durante uno dei numerosi sbarchi sulle coste siciliane e dal mese scorso sotto status di protezione sussidiaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero