Violata la posta elettronica in Comune, ora si cerca la “talpa”

Violata la posta elettronica in Comune, ora si cerca la “talpa”
Per anni la posta elettronica del Comune dell’Aquila, sarebbe stata controllata da altro personale interno senza alcun titolo. Insomma ci sarebbe una “talpa”...

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Per anni la posta elettronica del Comune dell’Aquila, sarebbe stata controllata da altro personale interno senza alcun titolo. Insomma ci sarebbe una “talpa” all’interno del Municipio, secondo quanto scoperto di recente. Vicenda ora al vaglio della Procura della Repubblica e degli agenti della Polizia Postale specializzati nei reati informatici.


L’inchiesta, che per comprensibili motivi è tenuta in uno stretto riserbo, avrebbe preso corpo quando uno dei dirigenti in servizio presso l’ufficio di Presidenza si è accorto che alcune mail, non solo istituzionali ma anche riservate, non entravano più all’interno della casella di posta elettronica. Episodio che a quanto pare si sarebbe verificato in più circostanze tanto che della vicenda è stato interessato il Centro elaborazioni dati sempre del Comune che a sua volta avrebbe sollecitato gli addetti del settore digitalizzazione e semplificazione.

Sotto la lente di ingrandimento l’aspetto di importazione dei messaggi dalla casella istituzionale (presidenza.consiglio@comune. laquila.gov.it) a quella presidenza consiglio@gmail.com, già in uso dalla precedente amministrazione di centro sinistra presso l’Ufficio di presidenza del consiglio. E' venuto fuori come personale di staff della presidenza (al momento non si sa quanti, comunque tutti gravitanti la vecchia amministrazione) aveva chiesto al Sed di poter ricevere sulla casella di posta elettronica personale le mail istituzionali e dunque anche quelle dal carattere più delicato. Della vicenda oltre al sindaco Pierluigi Biondi è stata informata la dirigente Paola Giuliani che proprio per la particolarità del caso che non si è mai verificato all’interno dell’amministrazione comunale, e soprattutto per la gravità che qualcuno possa aver letto i contenuti di mail confidenziali, ha dato il via all’inchiesta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero