Vasto, aggressioni sul lungomare: task force per catturare il lupo che attacca i turisti

La vice sindaca Fioravante: ultimamente è stato avvistato in zone molto isolate, più a sud del lungomare, e prevalentemente nelle ore notturne

Vasto, aggressioni sul lungomare: task force per catturare il lupo che attacca i turisti
«Quello che si è riunito è un tavolo tecnico molto operativo che in realtà si è tenuto anche nei giorni in cui l’animale non si è...

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«Quello che si è riunito è un tavolo tecnico molto operativo che in realtà si è tenuto anche nei giorni in cui l’animale non si è fatto vedere, quindi non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo della cattura. L’ente parco sta facendo scendere in campo tutti gli strumenti necessari e idonei per catturarlo, cercando di ricostruirne il percorso e le eventuali zone di rifugio con le fototrappole, e soprattutto stiamo cercando di fare delle indagini genetiche per individuare la tipologia di animale di cui si tratta». A dirlo è la vice sindaca di Vasto, Felicia Fioravante, al termine della riunione di ieri pomeriggio in videoconferenza tra rappresentanti del Parco nazionale della Majella, Regione, Ispra, Comune di Vasto, polizia provinciale e carabinieri forestali.


«Il monitoraggio è in corso e ora sarà più intenso perché è stata individuata l’area d’azione - ha aggiunto il vicesindaco - Ispra ha validato il modus procedendi che stiamo adottando, ora non rimane che catturare l’animale, ma siamo nelle mani dei massimi esperti e attendiamo che le operazioni poste in essere sortiscano i loro effetti. L’azione dev’essere precisa e mirata alla cattura dell’animale target, cioè quello che aggredisce, che tra l’altro, c’è da sottolinearlo, ultimamente è stato avvistato in zone molto isolate, più a sud del lungomare, e prevalentemente nelle ore notturne».

 

È una lunga cronologia quella che ha visto in azione il canide, o i canidi, nella zona di Vasto, in provincia di Chieti. Iniziò tutto lo scorso anno, quando il 7 agosto del 2022, in tempi non sospetti, una turista fu azzannata sulla spiaggia di Punta Penna. Poi arrivò l’inverno e stese un velo sulle aggressioni, che però ricominciarono l’8 maggio del 2023, quando un cane o «un lupo», disse il papà, provocò diverse ferite a una bimba di 4 anni intenta a passeggiare sulla riva nei pressi del monumento alla Bagnante. L’animale, dopo essere stato scacciato dal padre della bimba, si precipitò ad aggredire un altro bambino, 4 anni, che passeggiava con la famiglia a pochi metri di distanza dalla prima vittima. Ma non finì lì, perché solo pochi giorni dopo, il 10 maggio, una ragazza ucraina venne morsa nella stessa zona. Il mese dopo, precisamente il 3 giugno, un quindicenne che si trovava intorno alle 23 steso su un lettino da mare insieme alla sua fidanzatina, all’improvviso venne azzannato alle spalle da un animale. Quest’episodio, insieme a quello dei due bimbi aggrediti, ottenne la ribalta delle cronache nazionali al punto da finire più volte sugli schermi della trasmissione televisiva “La vita in diretta”. Dopo poco più di 15 giorni, il 19 giugno, l’animale tornò a colpire, azzannando a una coscia, sempre in zona Bagnante, una turista bolognese.

Il 20 giugno arrivò il via libera del ministero dell’Ambiente (Mise) per la cattura dell’animale ma, quasi come se la voce fosse arrivata anche al canide, le acque, all’apparenza, si calmarono. Bisognerà attendere quasi 40 giorni dall’ultima aggressione per arrivare al 28 luglio, pochi giorni fa, quando due fidanzatini pugliesi in vacanza a Vasto decisero di fare una passeggiatina romantica alle primissime ore del mattino e si sono trovati faccia a faccia con l’animale che non li ha risparmiati: morsi a gambe, braccia e glutei. E questa volta l’episodio non si è verificato nell’abituale zona a nord del litorale, ma nella parte meridionale della marina di Vasto. Si spera ora che al più presto gli esperti riescano a catturare l’animale e a scrivere la parola fine su questa vicenda.
 

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Il Messaggero