Bus, autista non si ferma alla richiesta di un passeggero: aggredito e picchiato

Bus, autista non si ferma alla richiesta di un passeggero: aggredito e picchiato
Pretende la fermata dell’autobus dove non c’è e, non accontentato, se la prende con l’autista aggredendolo. È successo a Vasto e il malcapitato...

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Pretende la fermata dell’autobus dove non c’è e, non accontentato, se la prende con l’autista aggredendolo. È successo a Vasto e il malcapitato lavoratore di 39 anni ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale “San Pio”. La vicenda ha inizio lungo la statale 16 nelle vicinanze di Borgata Marina, nel comune di Torino di Sangro, qui l’aggressore, un uomo, attendeva il servizio di trasporto pubblico per raggiungere la propria destinazione. In quel punto però non ci sono fermate e l’autista non ha ritenuto possibile fermarsi per questioni di sicurezza così come conferma il segretario provinciale della Faisa Cisal, Pasquale Romano, che ha denunciato l’episodio: «In quel tratto della Statale 16, la fermata bus è inesistente e un eventuale azzardo all’interruzione della corsa avrebbe potuto mettere in pericolo l’incolumità dei viaggiatori presenti a bordo e dello stesso conducente». L’aspirante viaggiatore ha quindi pensato bene di vendicarsi raggiungendo addirittura il pullman alla fermata del distributore di Vasto Nord, non lontano dal casello autostradale, in contrada Zimarino. Una volta salito a bordo, ha aggredito l’operatore che «per come è stato malmenato e offeso, ha richiesto l’intervento della polizia e del 118». 

Portato all’ospedale San Pio da Pietrelcina, il conducente è stato medicato e dimesso con una prognosi di sette giorni. Non è la prima volta che accade un caso simile e Romano sottolinea come l’autista sia stato malmenato perché, semplicemente, ha rispettato le regole dettate dal codice della strada: «Quanto accaduto a un lavoratore che è anche padre di famiglia non può essere un elemento da sottovalutare, soprattutto quando nel proprio dovere ci sono il rispetto delle regole e del codice della strada, cosa che non sembra essere recepita da chi pensa ancora che l’autobus possa essere usato come si voglia; i conducenti sono diventati elemento su cui scaricare qualsiasi evento che arrechi danno ai trasportati». I lavoratori del settore sono costretti a constatare «la totale mancanza di senso civico e del rispetto verso le persone che operano in questo settore». 

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Il Messaggero