Vasto, alga tossica in mare: scatta il divieto di balneazione

Vasto, alga tossica in mare: scatta il divieto di balneazione
Ostreopsis Ovata: è questo il nome scientifico della microalga bentonica la cui presenza è stata rilevata nelle acque a 200 metri a sud di Vignola a Vasto. Lo ha...

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Ostreopsis Ovata: è questo il nome scientifico della microalga bentonica la cui presenza è stata rilevata nelle acque a 200 metri a sud di Vignola a Vasto. Lo ha comunicato al Comune l'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta). Si tratta di una specie microscopica unicellulare tipica dei climi caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane. La sua riproduzione può essere favorita, come per tutti i vegetali, dalla presenza in acqua di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi, dal ristagno di acqua o dalla mancanza di correnti, o per l'aumento della temperatura nel caso questa tocchi i 22-23 °C.

Il sindaco di Vasto Francesco Menna ha evidenziato che l'Ostreopsis ovata vive comunemente nelle acque calde dei mari tropicali, predilige zone rocciose e gli scogli ed ha trovato condizioni climatiche ottimali di sviluppo anche nelle acque del Mar Mediterraneo e attualmente nell'Adriatico. «È stato avviato un monitoraggio della situazione - ha detto il sindaco Menna - collaborando con l'Arta e altri soggetti istituzionali». Alla luce di tutto questo sono state emesse due ordinanze sindacali per il divieto temporaneo di balneazione e di frequentazione della spiaggia nelle aree denominate "200 Mt sud Punta Vignola" e "800 m Sud Fosso Lebba". La fioritura di quest'alga può infatti causare un'intossicazione a cui ci si espone non per ingestione, ma per inalazione di aerosol marino. I sintomi dell'intossicazione sono raffreddore, difficoltà respiratorie e febbre.

L'Arta ha fatto sapere che l'alga è stata trovata nell'ambito dei controlli routinari effettuati nel corso della prima settimana di agosto in tre punti di prelievo antistanti il lungomare vastese. In particolare, in località Vignola, dove sono state riscontrate concentrazioni elevate, pari a 34 mila cellule per litro, tali da far scattare la fase emergenziale. Meno impattanti le fioriture dell'alga in corrispondenza degli altri due punti, con valori che si attestano sulle 26 mila cellule per litro in zona "Fosso Lebba" e di 4 mila cellule per litro in zona "contrada Torricella". «Abbiamo provveduto immediatamente a effettuare le analisi suppletive afferma il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio e già nelle prossime ore avremo i valori aggiornati di concentrazione dell'alga. In ogni caso continua - nelle prossime settimane l'Agenzia innalzerà il livello di guardia». Nel corso della giornata, Arta ha inoltre effettuato un ampio monitoraggio per valutare l'estensione dell'area interessata, campionando in prossimità di Punta della Lotta, della zona antistante contrada Vignola e nei pressi del Monumento alla Bagnante.

«Solo in presenza di fioriture e di condizioni meteo-marine che favoriscono la formazione di aerosol marino, come forti venti, mareggiate e burrasche spiega Dionisio - si possono presentare episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale. Pur non potendo sottovalutare l'azione del moto ondoso su scogli e ciottoli in prossimità delle fioriture allo stato la presenza della microalga non desta particolare preoccupazione».

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Il Messaggero