Vanno a sciare ma la casa non c'è: gruppo di amici vittima delle vacanze truffa

I turisti beffati
Ripartiranno oggi con l’amaro in bocca per una vacanza che è non è andata proprio come avevano previsto: la casa che avevano affittato a Roccaraso...

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Ripartiranno oggi con l’amaro in bocca per una vacanza che è non è andata proprio come avevano previsto: la casa che avevano affittato a Roccaraso (L'Aquila) per trascorrere qualche giorno sulla neve, infatti, una volta arrivati a destinazione non esisteva o meglio non era libera, perché occupata da una coppia di anziani che non ha potuto far altro che spiegare ai dieci giovani di Castellammare di Stabia che loro erano solo le ultime di una lunga serie di vittime di una truffa.


Dopo aver pagato 1.500 euro anticipati «perché in passato siamo stati fregati» aveva detto loro la fantomatica proprietaria dell’appartamento, la donna aveva smesso di rispondere al telefono ai clienti, lasciandoli di fatto in mezzo alla strada al freddo e al gelo e senza un tetto. «La signora che aveva l’accento del nord - spiega Giovanna, una degli sfortunati ragazzi - era stata molto gentile e disponibile e si era addirittura offerta di venirci a prendere alla fermata del bus. Ci siamo fidati, insomma, e abbiamo fatto male: quando il 2 mattina, giorno del nostro arrivo, non rispondeva più al telefono, abbiamo cominciato a sospettare della truffa. Così abbiamo fatto una ricerca su Facebook e abbiamo scoperto che anche altre persone erano state truffate».

Sembra infatti che a rimanere vittima della fantomatica proprietaria di appartamenti siano stati almeno una decina di gruppi di turisti. «Abbiamo trascorso tutta la giornata del 2 tra la caserma dei carabinieri e le vie del paese cercando un altro alloggio - continua Giovanna - e alla fine, solo a tarda sera, abbiamo trovato una sistemazione ad Ateleta, pagando altri mille euro quasi. Non è stata proprio la stessa cosa, rispetto all’alloggio che pensavamo di aver affittato nel centro di Roccaraso in via Pedemontana, perché ad esempio oggi (ieri, ndr) non avendo l’auto siamo stati costretti a rimanere ad Ateleta per l’assenza di mezzi di trasporto che ci portassero sulle piste da sci».


I ragazzi, tutti ventenni e una minorenne, avevano fatto la prenotazione sul una piattaforma web che, espressamente, non risponde delle inserzioni che vengono pubblicate a pagamento. «Proprio per essere sicuri della bontà dell’offerta, ci eravamo messi in contatto telefonicamente con i presunti proprietari dell’appartamento - raccontano i ragazzi - siamo stati in contatto con questa signora e suo marito da prima di Natale fino alla mattina del 2, quando al telefono non ha risposto più nessuno. Come prima esperienza a Roccaraso non è stata proprio bellissima: abbiamo dovuto cambiare tutti i nostri piani, rinunciare a vivere la sera il paese e limitare la nostra presenza sugli impianti, perso almeno due giorni di vacanza, anche se alla fine ci siamo comunque divertiti».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero