Valanga sul Gran Sasso, muore il direttore di Teologia Biblica della Pontificia Università Gregoriana di Roma

È stato trovato morto l'escursionista travolto nel pomeriggio da una valanga sul Gran Sasso aquilano, nella zona di Pizzo Cefalone: a confermarlo è il Cnsas....

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È stato trovato morto l'escursionista travolto nel pomeriggio da una valanga sul Gran Sasso aquilano, nella zona di Pizzo Cefalone: a confermarlo è il Cnsas. L'uomo, che secondo i soccorritori dovrebbe essere di nazionalità polacca, si trovava nella zona insieme ad un amico, scampato alla slavina per un caso fortuito e che ha dato subito l'allarme. La vittima è padre Jacek Oniszczuk, 51 anni, direttore del Dipartimento di Teologia Biblica della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il ritrovamento, effettuato da un'unità cinofila è avvenuto intorno alle 19, a tre ore dall'allarme lanciato dall'altro sacerdote che era con lui.

  (Foto dei soccorsi di Mauro Laurenzi) 

Il superstite era visibile dal piazzale di Fonte Cerreto e i soccorritori, che si sono messi in contatto con lui per telefono, lo hanno subito invitato a non muoversi per fungere da riferimento visivo, come spiegato dal maresciallo del Sagf Paolo Passalacqua. All'arrivo dei soccorsi, pare che l'escursionista sepolto sotto la neve fosse ancora vivo ma il fatto che fosse sprovvisto dell'Apparecchio di ricerca in valanga (Arva), come riferito dal Soccorso alpino della Guardia di finanza, ha reso difficile la sua individuazione precisa. L'unica speranza erano i due cani antivalanga. Era sprovvisto di Arva anche il suo compagno di gita, Peter Dubrovski, rimasto fuori dal fronte nevoso per puro miracolo e salvato dai soccorritori del Soccorso alpino della Guardia di finanza e del Corpo nazionale soccorso alpino.


Con due unità cinofile e assieme alle squadre a terra si sono svolti sondaggi a partire dal punto dove è stata trovata una borraccia, che il superstite è certo fosse di proprietà del suo compagno ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. A complicare il quadro, il fatto che si sia trattato di una valanga molto allungata, e anche se il canale è stato tutto illuminato dalle lampade frontali, risalire dal punto più basso per una ricerca capillare è stato estenuante per uomini e animali, che si sono sobbarcati un'ora abbondante di cammino per arrivare in quota. L'elicottero non è potuto intervenire a causa del forte vento e perché comunque già impegnato in un'altra operazione di soccorso in Molise. Il superstite è stato trovato in buone condizioni fisiche, anche se in stato di choc.
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Il Messaggero