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E' morto a Tortoreto Luciano Di Emidio, bandiera del calcio tortoretano e insuperabile giocatore di calcetto. Sulla sabbia era un vero funambolo, tanto che anni fa, nei tornei sulla spiaggia lidense, attirava l'attenzione di moltitudini di spettatori, turisti compresi. Di Emidio, fino a quando una brutta malattia al viso non lo ha aggredito, ha continuato a giochicchiare, ad onta dei 72 anni portati benissimo.
E' deceduto ieri a Chieti, all'ospedale. La notizia ha rattristato e addolorato i tanti che lo conoscevano, non solo per le vicende calcistiche che lo hanno portato, dopo alcuni anni di appartenenza al sodalizio locale, la Pro Lido, a giocare anche nelle Marche, nella rappresentativa calcistica di Cupramarittima. Persona solare, sempre pronto alla battuta, era conosciuto da tutti sia a Tortoreto, dove aveva la residenza, sia ad Alba Adriatica, dove ha vissuto per anni con il papà Giuseppe, sportivo di razza pure lui, e dove risiedono i parenti che gli sono rimasti accanto.
Scapolo, Luciano Di Emidio aveva, oltre al culto dell'amicizia, la passione per il calcio che gli è rimasta anche dopo che ha attaccato le scarpette al chiodo. Di fede milanista, gli piaceva discutere di pallone con i suoi tanti amici e conoscenti. Smesso di giocare, è stato dipendente comunale a Tortoreto (addetto ai servizi esterni) fino alla caduta della giunta Richi. I funerali si svolgeranno lunedì alle ore 17,00 presso la chiesa Santa Maria di Villa Fiore.
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