Testa d'agnello scuoiata davanti al Parco d'Abruzzo: intimidazione a un dirigente

Testa d'agnello scuoiata davanti al Parco d'Abruzzo: intimidazione a un dirigente
Una testa di agnello scuoiata e sanguinante e un foglio con insulti e minacce, rivolto al responsabile del servizio tecnico, Andrea Gennai, posizionati sull’inferriata di...

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Una testa di agnello scuoiata e sanguinante e un foglio con insulti e minacce, rivolto al responsabile del servizio tecnico, Andrea Gennai, posizionati sull’inferriata di recinzione dell’ente Pnalm. E’ quanto rinvenuto ieri mattina, da alcuni dipendenti dell’ente. La scritta contiene un esplicito riferimento alle demolizioni di abusi edilizi. Secondo il Pnalm, si tratta di un chiaro riferimento alle attività di repressione di abusi, messe in atto dall’ente, che prende di mira il responsabile dell’ufficio, direttamente impegnato nei vari procedimenti. Sul posto, per i rilievi del caso, si sono recati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel di Sangro, agli ordini del maresciallo maggiore, Fabio Cicone.


Andrea Gennai, oltre a ricoprire l’incarico di responsabile del servizio tecnico, è stato inserito nella rosa dei tre nominativi, sottoposti al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per la nomina di direttore di Parco. «Esprimo la più completa vicinanza e solidarietà – dichiara il presidente del Parco, Antonio Carrara – e quella di tutto l’ente, ad Andrea, nella convinzione che si tratta di un atto che colpisce il Parco e le attività di controllo del territorio e repressione di abusi che si stanno realizzando e che, evidentemente, disturbano gli interessi di qualcuno, che ricorre a gesti di intimidazione, tipicamente mafiosi. Mi auguro che le forze dell’ordine, possano accertare e perseguire i responsabili di questo ignobile gesto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero