Terremoto, sfollati “fantasma": sequestrato residence, l'accusa è truffa

Terremoto, sfollati “fantasma": sequestrato residence, l'accusa è truffa
Avrebbe presentato false dichiarazioni per ottenere in questo modo ancora più contributi per l'accoglienza degli sfollati accolti nella sua struttura dopo il sisma del...

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Avrebbe presentato false dichiarazioni per ottenere in questo modo ancora più contributi per l'accoglienza degli sfollati accolti nella sua struttura dopo il sisma del 2016. A finire nei guai il gestore di un residence di Roseto, denunciato per truffa aggravata ai danni dell'Unione Europea. Una complessa indagine partita inizialmente dalla guardia di finanza di Teramo su indicazione dei canali centrali che è poi approdata, per competenza, alla Procura Europea (Eppo) dopo che erano emerse irregolarità nella richiesta di contributi da parte di alcune strutture teramane che avevano dato la disponibilità all'accoglienza delle persone sfollate la cui abitazione principale era stata distrutta in tutto o in parte dal sisma del 2016.

Le indagini del Nucleo economico finanziario delle fiamme gialle hanno però portato a scoprire che il gestore del residence avrebbe percepito indebitamente finanziamenti comunitari illeciti per un valore di 800mila euro quali contributi per l'accoglienza degli sfollati. Questo perché, così come emerso sempre dalle indagini e dalla documentazione acquisita dalla struttura di missione emergenza della protezione civile regionale dell'Abruzzo, il gestore avrebbe presentato false dichiarazioni, facendo risultare nel residente per circa due anni, una ventina di nuclei familiari in realtà mai ospitati o ospitati per periodi inferiori a quelli dichiarati, cosa che gli avrebbe permesso di ottenere i contributi pubblici non dovuti. Basti pensare che da convenzione le tariffe dei rimborsi erano di 25 euro giornalieri a persona per pernottamento e prima colazione; 35 euro per la mezza pensione e 40 euro per la pensione completa con una tariffa ridotta del 50% per i bambini fino a 12 anni.

Sotto sequestro sono finiti adesso il residence e conti correnti dopo che la procuratrice europea delegata ha richiesto al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo un provvedimento di sequestro anche per equivalente di 800mila euro che è stato eseguito integralmente dai militari della guardia di finanza di Teramo. Già prima della scorsa estate il residence era stato sequestrato nell'ambito dello stesso procedimento e poi dissequestrato su ricorso del gestore, ma gli ulteriori approfondimenti, così come spiegano gli stessi investigatori, hanno permesso di ottenere un nuovo provvedimento, già confermato dal Riesame che stavolta ha rigettato il secondo ricorso. Una vicenda giudiziaria, adesso, tutta da dimostrare che tuttavia, a sette anni dal sisma lascia sempre molto riflettere perché sono tante le truffe o presunte tali che il terremoto si è trascinato e continua a trascinarsi dietro, con le procure ancora impegnate a scovare chi potrebbe aver speculato nei mesi e negli anni.

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Il Messaggero