Terremoto, L'Aquila vuole abbattere le new town di Berlusconi

Terremoto, L'Aquila vuole abbattere le new town di Berlusconi
Addio alle prime quattro piastre del progetto Case per un totale di circa ottanta appartamenti costruiti sulle piattaforme di cemento. La volontà del Comune...

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Addio alle prime quattro piastre del progetto Case per un totale di circa ottanta appartamenti costruiti sulle piattaforme di cemento. La volontà del Comune dell’Aquila di procedere alla demolizione delle prime new town inagibili e irrecuperabili è contenuta nel piano triennale delle Opere Pubbliche allegato al bilancio di previsione licenziato dalla giunta e in corsa per l’approvazione da parte del consiglio comunale entro la fine dell’anno. Le prime quattro piastre individuate per la demolizione sono quelle concentrare a Sassa nel nucleo industriale; si tratta ovviamente di alloggi che erano stati evacuati da tempo a causa dei balconi pericolanti e che con il passare del tempo sono risultati irrecuperabili. Non sono gli unici ovviamente visto che in totale sono più di 800 gli appartamenti inagibili.


Il Comune ha messo in palio per le demolizioni 900 mila euro di fondi propri 300 mila dal 2020 per tre anni. «Appena sarà approvato il bilancio – ha spiegato l’assessore alle Opere Pubbliche, Vittorio Fabrizi, sarà avviato l’iter che contiamo di completare in breve tempo». Grazie alle economie che verranno a determinarsi in seguito ai ribassi d’asta, sarà possibile, come fanno sapere dal settore, continuare ad effettuare le demolizioni in altre new town come Cese di Preturo.


La decisione di cominciare da Sassa è stata assunta in sinergia con le forze dell’Ordine in quanto, come si ricorderà, la situazione nel compendio di Sassa è “fuori controllo”, per usare le parole di Fabrizi. Negli ultimi tempi infatti si continuano a registrare incursioni notturne e atti vandalici, peraltro di recente uno degli alloggi è stato interessato da un principio di incendio a causa di un mozzicone di sigaretta abbandonato all’interno. Di notte nel sito, come testimoniato dagli abitanti degli altri alloggi, vengono a scaricare rifiuti, anche ingombranti, che rendono la vita sociale difficile. I vandali in questi mesi hanno svuotato completamente di ogni bene gli alloggi lasciando tutto all’esterno degli stessi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero