«Abusi su fratello e sorella». Sotto accusa il cugino che vive all'estero: prosciolto

L’imputato ora è in una struttura psichiatrica: sentenza di non luogo a procedere per mancata conoscenza del processo

«Abusi su fratello e sorella». Sotto accusa il cugino che vive all'estero: prosciolto
Si è arenata la delicata inchiesta su una violenza sessuale su due minori, una sorella e un fratello, per la quale la procura di Teramo aveva chiesto che venisse svolta una...

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Si è arenata la delicata inchiesta su una violenza sessuale su due minori, una sorella e un fratello, per la quale la procura di Teramo aveva chiesto che venisse svolta una perizia psichiatrica sull’imputato con la formula dell’incidente probatorio. Un giovane che in passato era anche stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio quando ancora si trovava in Italia, nulla però a che vedere con i fatti che gli sono stati poi contestati sui due minori e per i quali, invece, adesso è stata emessa in udienza preliminare dal gup una sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo.



In questo caso era stata anche l’accusa, rappresentata dalla pm Enrica Medori titolare del fascicolo, a chiedere il proscioglimento del giovane, ma di fronte al dubbio della sussistenza della sua imputabilità e questo proprio perché non è mai stata fatta la perizia in incidente probatorio richiesta su di lui, in quanto non c’è stato il consenso del curatore dell’imputato, nominato all’estero, dove l’uomo ora si trova ricoverato in una struttura psichiatrica. Una vicenda che è stata complessa da affrontare sin da subito, con i due minori entrambi sentiti alla presenza di una psicologa in incidente probatorio e pure loro ormai lontani dalla provincia di Teramo dove all’epoca dei fatti vivevano con la famiglia. Con la loro mamma, infatti, dopo la separazione dei genitori, sono andati all’estero anche loro. Ma è qui che sarebbero stati costretti a subire le violenze da parte di quel giovane, un cugino maggiorenne, nel periodo del Covid. Si parla, quindi, di qualche anno fa, con la storia emersa dopo che fratello e sorella hanno raccontato tutto e subito ai genitori, facendo così scattare la denuncia.


Episodi accaduti, pure questi, tra le mura domestiche, quando il cugino è stato ospite per un periodo a casa loro e i due ragazzini sono rimasti soli con lui. Secondo la ricostruzione dell’accusa, infatti, il cugino avrebbe commesso degli abusi sessuali sulla ragazzina e costretto il fratello a ripeterli sulla sorella. Dall’incidente probatorio i minori sono risultati attendibili e segnati psicologicamente da quanto presumibilmente accaduto ad entrambi. La loro vita, adesso, è altrove insieme alla mamma dove si spera possano dimenticare.


Non più tardi di qualche giorno fa da quella stessa aula è uscita un’altra delicata vicenda di violenza sessuale su minori che sarebbe stata commessa da un uomo sulle due figlie della sua ex moglie, nei confronti del quale non è stato dato il consenso dal pm al patteggiamento e ora quindi lui ha scelto il rito abbreviato. Episodio che mostrano uno spaccato del territorio sul quale sarebbe bene iniziare a riflettere.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero