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Parcheggia l’auto in sosta sulle strisce blu di piazza Verdi, a Teramo, per una visita a domicilio, paga il ticket per un’ora, ma torna con venti minuti di ritardo e sul parabrezza si ritrova una contravvenzione di 41 euro, esattamente come se non avesse pagato la sosta. Emblematico, ed esemplare, il caso denunciato dal primario dell’Hospice di Teramo, il dottor Claudio Di Bartolomeo, multato nei giorni scorsi dagli ausiliari della sosta della nuova società che gestisce i parcheggi nel Comune di Teramo. Emblematico per l’ormai proverbiale assenza di tolleranza del nuovo gestore che utilizza i parcometri rispetto al precedente servizio con custodia, anche se molti Comuni nei regolamenti di sosta sono previste apposite fasce di tolleranza temporale. Esemplare, invece, per la disparità di trattamento nella sanzione sulla scadenza del ticket rispetto ad altre zone della città.
A Teramo accade infatti che su piazza Dante (la cui sosta è gestita da un’altra società) venga applicata la circolare 2015 del Ministero dei Trasporti che in caso di scadenza del ticket prevede il più giusto e congruo pagamento della sola eccedenza non pagata, l'ora in più. Allo stesso tempo per gli altri parcheggi della Heasy Help vale invece il più recente orientamento della Cassazione sui ricorsi presentati ai prefetti e ai giudici di pace, cioè che in assenza di un regolamento comunale sulla sosta, la scadenza del ticket può essere sanzionata alla stregua di un mancato pagamento, cioè 41 euro che si riducono a 29 in caso di pagamento immediato. Qual è dunque l’orientamento del Comune di Teramo? Non si sa, visto che il regolamento non è accessibile sul sito dell'ente e persino le sanzioni comminate dagli ausiliari fanno riferimento ad un articolo che non è nemmeno riportato sul retro della sanzione.
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