Ennesima multa con chiusura al no mask del mercato del sabato: «Ho diritto di respirare»

Ennesima multa con chiusura al no mask del mercato del sabato: «Ho diritto di respirare»
Si chiama Vincenzo, ha 42 anni, è arrabbiato. «Non sono un no-mask», dice. Ieri mattina è stato multato con 400 euro dagli agenti della Polizia Locale di...

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Si chiama Vincenzo, ha 42 anni, è arrabbiato. «Non sono un no-mask», dice. Ieri mattina è stato multato con 400 euro dagli agenti della Polizia Locale di Teramo, ancora una volta, perché era al lavoro, un posto pubblico con transito continuo di persone, senza mascherina assieme ad altri due colleghi. Gli è stata imposta un’altra chiusura per 4 settimane alla sua bancarella nei pressi del Santuario di Porta Madonna, dopo che ieri aveva appena riaperto i battenti (nella foto di Newpress, la bancarella a Teramo, qui di seguito), dopo una precedente sanzione con altrettanta sanzione e chiusura.

 

Di Torrevecchia, in provincia di Chieti, da 22 anni è al mercato del sabato con il padre ambulante storico, Roberto, 74 anni, che vende abbigliamento usato e vintage. Nei pressi c’è anche il suo amico Max, il più infervorato a rivendicare «la libertà di respirare», come dicono loro tre. I vigili urbani, pazienti, malgrado tutto sono lì ad ascoltarli. Vincenzo ha una sorta di kilt addosso e, dopo una mattinata stressante, si abbandona in un pianto liberatorio. Prima aveva chiamato un legale che lo dovrebbe supportare in «questo ginepraio di multe e chiusure», perché «è sempre la stessa storia a San Benedetto o a Giulianova» e perché «noi siamo uomini liberi». «Il nostro atto primario è la respirazione e non c’è legge che lo vieti».
 

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Il Messaggero