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Un uomo, M.T. di 66 anni, approfitta dell’assenza e della moglie e figlia che erano andate a fare la spesa e si toglie la vita sparandosi con il suo fucile da caccia regolarmente detenuto. Il dramma ieri poco prima l’ora di pranzo a Castiglione Messer Raimondo (Teramo). M.T. non ha lasciato nessuna lettera ai famigliari per motivare il gesto. Anche se stando a quando si apprende, il 66enne in passato aveva dovuto affrontare – vincendo – un grave problema di salute, che comunque gli aveva lasciato alcuni problemi fisici e dolori.
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A lanciare l’allarme la cognata dopo aver sentito uno sparo provenire dal garage di casa del defunto. La donna è subito corsa, insieme ad alcuni vicini di casa, per capire cosa era successo e si è trovata davanti alla tragedia. Sul posto in poco tempo è arrivati un’ambulanza del 118 e una pattuglia dei carabinieri. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il pm di turno Francesca Zani ha disposto il sequestro dell’arma da fuoco e il trasferimento della salma all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo. L’uomo era un operaio di una ditta del luogo e da tutti descritto come una brava persona.
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