Polizia in lutto, morto in ospedale l'ex dirigente Leonardo Romano. La famiglia presenta un esposto

Il funzionario, già malato, avrebbe contratto un'infezione. Il magistrato ha disposto l'autopsia. Rinviato il funerale. L'ultimo post su Fb sulla felicità

Polizia in lutto, morto in ospedale l'ex dirigente Leonardo Romano. La famiglia presenta un esposto
Questura di Teramo in lutto per la scomparsa di Leonardo Romano, storico dirigente della Polizia: lascia moglie e quattro figli. Leonardo Romano è morto ieri mattina. Noto...

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Questura di Teramo in lutto per la scomparsa di Leonardo Romano, storico dirigente della Polizia: lascia moglie e quattro figli. Leonardo Romano è morto ieri mattina. Noto per aver guidato diversi uffici di viale Bovio durante gli anni ‘90, con una serie di successi investigativi e arresti sul traffico di droga in tutta la provincia. Originario di Chieti e residente a Villa Mosca, Romano, 71 anni, è deceduto all’ospedale Mazzini, dove era ricoverato a causa di diverse patologie e in ospedale, secondo la famiglia, «avrebbe contratto un’infezione». Ieri i familiari hanno presentato un esposto e il pm ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia. Il funerale, che era stato fissato per domani, è stato rinviato.


Romano ha occupato diverse posizioni di rilievo nella questura teramana nel corso degli anni. All’arrivo a Teramo, ha ricoperto il ruolo di capo della Digos e, in seguito, è stato capo dell’Anticrimine. Ha guidato la squadra Mobile e avuto un ruolo dirigenziale all’ufficio personale. Ha prestato servizio anche a Bovalino, in Calabria, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti per il contrasto alla criminalità organizzata, in particolare alla ‘ndrangheta. Successivamente, ha svolto una missione in Albania, dimostrando dedizione e professionalità. Nonostante la grave malattia era molto attivo sui social. Il suo ultimo messaggio, scattato in riva al mare a Francavilla, recitava: «Buongiorno a tutti. Veramente sono felice di essere infelice così da non annoiarmi e da non cercare la felicità a tutti i costi, perché chi lo fa sarà sempre infelice». La sua scomparsa ha gettato nello sconforto i colleghi. «La sua dedizione e il suo impegno nel contrastare la criminalità hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Polizia di Teramo», dicono i colleghi, sottolineando la sua disponibilità e quel suo sorriso spontaneo e contagioso. Lascia la moglie Mariany e i figli Ecuba, Lorenza, Enea e Leanny.
 

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Il Messaggero