TERAMO - Maltrattava i bambini di una scuola d'infanzia della provincia di Teramo, sia fisicamente con schiaffi, pizzicotti e tirate d'orecchio, sia moralmente con...
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L'inchiesta era stata avviata dopo alcune segnalazioni pervenute alla Polpost circa il frequente ricorso da parte della maestra a metodi eccessivamente energici per contenere l'esuberanza degli alunni più vivaci.
Attraverso le intercettazioni ambientali effettuate nell'aula occupata dalla classe affidata all'indagata tali segnalazioni trovavano puntuale riscontro. Le video-registrazioni acquisite consentivano di documentare il carattere abituale delle violenze fisiche e morali quotidianamente usate dall'insegnante nei confronti dei piccoli alunni, dell'età compresa tra i cinque e i sei anni. I risultati delle indagini hanno costituito il presupposto per la contestazione del reato di maltrattamenti, che ricorre ogniqualvolta vi sia un sistematico ricorso ad atti di violenza quale ordinario trattamento del minore, anche ove sostenuto da animus corrigendi.
La richiesta della misura interdittiva proposta dalla procura della Repubblica di Teramo è stata accolta dal Gip dopo aver valutato le argomentazioni fornite dall'indagata nel corso del suo interrogatorio, ritenute inidonee a giustificare l'utilizzo di metodi educativi votati all'uso della violenza fisica e verbale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero