Disabilità, la presidente dell'associazione sclerosi multipla: «Il lovegiver aiuta su emotività e affettività»

Un calendario e una mostra per affrontare con delicatezza e professionalità argomenti che in molti casi restano tabù

Valentina Firmani, presidente Aism (associazione italiana sclerosi multipla) di Teramo. Disabilità, la presidente dell'associazione sclerosi multipla: «Il lovegiver aiuta su emotività e affettività»
Già di per sé il sesso in molte famiglie è ancora tabù, figurarsi in quelle al cui interno c’è una persona diversamente abile che ha le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Già di per sé il sesso in molte famiglie è ancora tabù, figurarsi in quelle al cui interno c’è una persona diversamente abile che ha le sue esigenze naturali soppresse da una coltre di silenzi e imbarazzi. Il rapporto tra sesso e disabilità è sempre stato un argomento da trattare con cautela, da scansare a volte. «Da noi - dice Valentina Firmani, presidente Aism (associazione italiana sclerosi multipla) di Teramo - non esiste come in diversi altri paesi, Svizzera oppure Olanda, la figura dell’assistente legata alla sfera sessuale, cioè del Lovegiver, un professionista che può dispensare nozioni adeguate sull’emotività, sull’affettività, sulla sessualità in genere, per far conoscere appieno le risorse del proprio corpo, per avere più consapevolezza e per ricondurre tutto sui giusti binari». Un problema venuto alla luce con la frequente richiesta da parte dei genitori: «Talvolta si provvede alla bene e meglio, magari cercando attraverso i canali del web». Confida la sorella di una persona affetta da sclerosi multipla nel documentario prodotto dall’associazione: «Io ho chiamato un persona trovata sul web, ma non penso che tutte le mamme o sorelle potranno avere questo coraggio». 

Sabato scorso, dal palco di piazza Martiri, l’Aism ha voluto trasmettere il messaggio di civiltà riportando il grido di dolore dei ragazzi con il progetto “Love, voglia di tenerezza”: l’obiettivo è stato quello di portare a conoscenza l’esistenza del Lovegiver che, a detta di una persona con sclerosi multipla, «coglie davvero nel segno». «Una figura che abbia delicatezza e gentilezza», afferma un’altra.  

«Ci sono giunte tante domande su come approcciarsi in questi casi - dice Firmani - I nostri sforzi possono essere controproducenti: è il caso di una nostra volontaria le cui gentilezze sono state fraintese, tanto il bisogno di tenerezza dall’altra parte». Ecco appunto l’importanza del Lovegiver.  Nell'iniziativa alcuni scrittori famosi, come ad esempio Donatella Di Pietrantonio, hanno incarnato con la loro sensibilità i vissuti di ragazzi e ragazze, riportandoli in brevi scritti: “Scivolano ancora una volta i suoi vestiti sul pavimento, lei non mi bacerà mai, mi tocca. Io sono fermo, dentro una tempesta. Io non posso amare. La desidero, anche solo per un attimo” così ha trascritto lo scrittore N.D.V le emozioni di un paziente. 

«Tutti questi brani – interviene il consigliere Aism Manuel Di Pancrazio (nella foto sopra)- li abbiamo portati a Roma dove due attori li hanno letti e inseriti in un documento di pregio». L'Aism invita a vedere il calendario di Love, con le foto di Enrico Costantini, contribuendo con un’offerta per la causa dell’associazione e a visitare la mostra (fino al 19 ottobre) che si tiene nella sala espositiva di via Palma. «Love - riprende Firmani - deve essere un seme, non possiamo fare altro che chieder aiuto, perché non basta più il riconoscimento della legge 104 o del tesserino per parcheggiare, ma vogliamo assistenza anche su questo tema, dal momento che le pulsioni sessuali rappresentano un bisogno primario».    

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero