Piccoli borghi e spopolamento: in aiuto arriva il cambiamento climatico

Convegno a Campli, comune in controtendenza. Il sindaco: "Aiutati anche da Vittorio Sgarbi"

Piccoli borghi e spopolamento: in aiuto arriva il cambiamento climatico
Per frenare lo spopolamento delle aree interne, più di tanti stanziamenti o progettualità, potrebbe aiutare la causa il cambiamento climatico che pare rivalutare, in...

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Per frenare lo spopolamento delle aree interne, più di tanti stanziamenti o progettualità, potrebbe aiutare la causa il cambiamento climatico che pare rivalutare, in tempi di rialzo delle temperature,ambienti più miti; oppure l’intelligenza artificiale che rivoluzionerà il modo di vivere; e forse un fenomeno in controtendenza dovuto alle bellezze del luogo, come quello che segnala il sindaco di Campli, cittadina in provincia di Teramo.

 

«Il 2023 - spiega il sindaco di Campli,  Federico Agostinelli - è stato il primo anno in cui il fenomeno qui si è interrotto: abbiamo visto più rientri, questo grazie a una presenza turistica aumentata del 14% e anche alla nomina del borgo più bello d’Italia». Senza tralasciare l’endorsement del sottosegretario Vittorio Sgarbi. Allo scorso convegno sul tema, tenuto nella cittadina farnese, il cambiamento climatico è stato addirittura uno dei maggiori fattori di speranza: «L’innalzamento delle temperature – dice Raffaele Di Marcello, presidente Unitel Abruzzoporterà a riconquistare le aree interne; già ora in estate lungo la costa con 40 gradi alcuni si trasferiscono ad esempio, come faccio io, a Pietracamela. Ci sono pure i cicli: nel 1500 il ghiacciaio del Calderone presentava arbusti e si coltivava il grano ad altitudini impensabili per oggi. In più nei prossimi anni ci sarà anche l’innalzamento delle acque». Tutto a favore delle zone montane e sub montane. Il cambiamento climatico per il rettore Unite, Dino Mastrocola, «potrà fornire all’agroalimentare un ruolo centrale: dovremo spostare l’ulivo oltre i 600 metri così come la vite, questo però se c’è innovazione e conoscenza». Il suo appello è: «Studiate, studiate, studiate per ridare vita ai borghi».

 

E di tecnica parla Stefano Massari, esperto struttura commissariale sisma 2016, che esalta il ruolo dell’intelligenza artificiale: «Questa roba arriverà e cambierà il mondo, tutto andrà ripensato. Oggi i grattacieli si stanno svuotando di avvocati, commercialisti e altro, del terziario insomma, perché c’è ChatGpt 1 e 4 (nel giro di poche settimane)». Cita un aneddoto: «Io lavoro per la Regione Abruzzo e dovevo fare un bando per il settore diagnostica per un’azienda di Teramo: ebbene ci ho lavorato 4 settimane e ho ottenuto una media classifica. Ne dovevo fare un altro ,ma un ragazzo mi ha detto: facciamolo con l’Ia, ebbene quello fatto in pochissimo tempo è arrivato secondo: mi sono quasi depresso ma questo è il prossimo futuro. La tecnica è diventata come una religione, il vero fattore di sviluppo tra chi riesce a capire i processi e chi no». L'ultimo timore del convegno è stato espresso da Daniele Kihlgren, Ceo dell’albergo diffuso, che sentendo il commissario Castelli dire che «c’è una marea di soldi per la ricostruzione e per l’entroterra», lui ha replicato così: «I 2,7 milioni per Santo Stefano di Sessanio mi spaventano perché tutto quello che è stato costruito finora nei decenni è stato abbandonato». 

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Il Messaggero