Detenuto tenta di strangolare un poliziotto: allarme carcere

Detenuto tenta di strangolare un poliziotto: allarme carceri
Agente aggredito nel carcere di Teramo. Ennesimo allarme dei sindacati. L’aggressione risale a ieri mattina quando un assistente capo di polizia penitenziaria di 35...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Agente aggredito nel carcere di Teramo. Ennesimo allarme dei sindacati. L’aggressione risale a ieri mattina quando un assistente capo di polizia penitenziaria di 35 anni, che lavora nella sezione “Protetti e sex offender”, è stato schiaffeggiato e quasi strangolato da un detenuto calabrese appartenente alla ‘Ndrangheta e recluso per associazione mafiosa. Il detenuto di 44 anni qualche settimana fa era stato spostato dalla sezione alta sicurezza del carcere di Castrogno alla sezione protetta perché inviso agli altri detenuti: erano stati segnalati comportamenti giudicati «scorretti e incivili». Ieri mattina, dopo aver protestato per una telefonata non concessa poiché non autorizzata, ha afferrato per il collo l’agente di polizia penitenziaria e lo ha strattonato creando una situazione di panico all’interno del reparto. La professionalità del poliziotto 35enne e il tempestivo intervento dell’ispettore di sorveglianza e dei colleghi di altri reparti hanno evitato il peggio. L’agente è stato subito soccorso e trasportato al pronto soccorso del Mazzini di Teramo dove è stato sottoposto a Tac: le sue condizioni non sono gravi, la prognosi non dovrebbe superare di 10 giorni.

Dà fuoco alla cella e sferra un pugno all'agente: allarme nel carcere di Teramo. I sindacati: «I malati psichiatrici non devono stare qui»
«Come già più volte denunciato, da tempo ormai la polizia penitenziaria è vittima sacrificale di un’amministrazione (Dap) allo sbando e senza una guida autorevole. Ogni giorno in tutti i penitenziari della penisola ci sono decine di aggressioni e i nostri vertici rimangono inermi» dicono i segreterie provinciali Giuseppe Pallini (Sappe), Massimo Scardicchio (Uspp) e Roberto Cerquitelli (Cigl) che sono «vicini al collega coinvolto augurandoli una pronta guarigione». Donato Capece, segretario generale del Sappe: «Le donne e gli uomini del Corpo di polizia penitenziaria non possono continuare ad essere aggrediti o a trovarsi in situazioni di alta tensione senza che il Ministero della giustizia e il Dap adottino provvedimenti urgenti. Siamo al collasso». E chiede un incontro con il ministro Nordio.  

Teramo, detenuto spacca il naso a un agente di polizia penitenziaria


L’USO DEL TASER Il segretario della Uil Pa polizia penitenziaria, Francesco Pinnelli ricorda l’importanza del taser nelle carceri, «l’arma migliore per fronteggiare questa tipologia di casi e bene farebbe chi di competenza a sollecitarne l’adozione - dice - La situazione al carcere di Castrogno è al limite. Ad aggravarla ci si mette anche il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria Lazio, Abruzzo e Molise che, non si capisce per quale ragione, l’altro ieri ha tradotto nell’istituto teramano sei detenuti che hanno gettato scompiglio pare per le ubicazioni a loro assegnate e non gradite». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero