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«Ieri pomeriggio nel carcere di Lanciano hanno provato a introdurre, tramite l'utilizzo di droni, 22 telefoni cellulari. Grazie alla professionalità del personale di polizia penitenziaria sono stati fermati i due giovani coinvolti in questa operazione». La denuncia viene dal sindacato della polizia penitenziaria Osapp e dalla Cgil. Altre due persone sono state denunciate per complicità.
Dei due giovani tratti in arresto si sa solo che sono un maggiorenne e una diciassettenne. Con ogni probaliità le organizzazioni criminali hanno utilizzato la loro abilità con la tecnologia. Gli altri due, invece, avrebbero accompagnato i due ragazzi nei pressi del cercere per provare questo gesto di sfida alle istituzioni. Secondo la ricostruzione della polizia penitenziara, i due più giovani avrebbero cercato di introdurre i telefoni con un sacchetto legato al drone. «Vogliamo porre l'accento sulla professionalità di tutto il personale, ma non si può tacere sulla mancanza di strumenti tecnologici idonei a evitare tali tentativi», comele segreterie regionali Osapp e Cgil hanno più volte richiesto. E' stata ribadita «l'importanza dell'acquisto di strumenti idonei a evitare il ripetersi di tali eventi su tutto il territorio abruzzese».
«Un vivo plauso alla scrupolosa professionalità della polizia penitenziaria - commentano Nicola Di Felice (segretario pegionale Osapp Abruzzo) e Giuseppe Merola (coordinatore regionale Fp Cgil Abruzzo Molise-funzioni centrali/Ministeri) - che ha intercettato tempestivamente una situazione compromettente l'ordine, la sicurezza e l'incolumità psico-fisica di lavoratrici e lavoratori. Auspichiamo che vengano avviate iniziative preventive estese anche a tutti gli istituti penitenziari del distretto, tenendo conto di una già condizione preoccupante che si sta evolvendo in alcune realtà del Paese, nonché alla luce di alcune pregresse vicissitudini».
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