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Indagine su presunto adescamento di minori: coinvolto un 35enne. La Procura della Repubblica di Sulmona, ha aperto un fascicolo su un presunto caso di adescamento di minori, che coinvolge un uomo di 35 anni, originario e residente in un paese dell’Alto Sangro.
L’indagine è stata avviata a seguito della denuncia presentata dai genitori di una ragazza tredicenne, ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sulmona, risalente al 2023.
La giovane vittima, ascoltata in audizione protetta, ha fornito elementi importanti alle autorità investigative, inclusi screenshot di conversazioni telematiche con l’uomo, salvate sul suo cellulare. Successivamente, è stato effettuato un riscontro sul telefono del 35enne. La ragazza, prima di informare la propria famiglia, avrebbe condiviso questi messaggi con le amiche, evidenziando la natura preoccupante della situazione.
Nonostante la conoscenza tra la vittima e il presunto adescatore fosse limitata a un incontro durante una manifestazione sportiva, le prove raccolte sembrano indicare un tentativo di approccio da parte dell’uomo, con frasi forse allusive, ma non esplicitamente sessuali. L’analisi dei tabulati, non avrebbe rivelato contenuti di natura prettamente sessuale, ma piuttosto una serie di complimenti e interazioni potenzialmente ambigue.
L’informativa dei carabinieri, inviata alla Procura sulmonese e ora è nelle mani della Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, per competenza territoriale. Questo sottolinea l’importanza di una risposta tempestiva e risolutiva, a situazioni di potenziale pericolo per i minori. Le verifiche tecniche condotte dagli esperti informatici sui dispositivi elettronici, potranno individuare elementi utili, che confermano o confutano le accuse, mosse contro l’uomo.
Il Messaggero