Teateservizi a Chieti, a rischio la riscossione dei tributi: la delibera non convince

Il passaggio delle consegne firmato tra il curatore fallimentare della Teateservizi, Guglielmo Flacco, e il dirigente del settore Carlo Di Gregorio, la gestione dei parcheggi è nelle mani dell'amministrazione comunale
Se per i parcheggi si è trovata la quadra con il servizio passato nelle mani del Comune che da domani reintegra, per ora, sei degli otto lavoratori interinali, per la...

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Se per i parcheggi si è trovata la quadra con il servizio passato nelle mani del Comune che da domani reintegra, per ora, sei degli otto lavoratori interinali, per la gestione della riscossione dei tributi si naviga ancora nell'incertezza. Martedì la giunta del sindaco Ferrara dovrebbe deliberare la proposta di contratto che il curatore fallimentare, Guglielmo Flacco, dovrà allegare per chiedere al tribunale l'esercizio provvisorio che consenta alla fallita Teateservizi di proseguire il servizio nelle more della gara europea. Ma già si prevede che dovranno essere apportate delle modifiche a un documento che ricalca la falsariga del precedente contratto. Il curatore ha infatti necessità di incassare subito e di garantire la continuità di cassa e non può attendere che l'aggio sulla riscossione venga prima riversato su un conto privilegiato del Comune. Con l'esercizio provvisorio, ammesso che il tribunale lo conceda (il giudice delegato non lo aveva fatto nella sentenza di fallimento del 21 febbraio scorso), il curatore ha l'obbligo di relazionare costantemente al giudice l'andamento e ha bisogno di farlo certificando un segno positivo.

 

MOZIONE

Sul fatto che Teateservizi possa continuare l'attività di riscossione sollevano più di una perplessità i consiglieri del gruppo Liberi a Sinistra (Silvio Di Primio, Edoardo Raimondi e Valentina De Luca), promotori di una mozione con la quale sollecitano la giunta a presentare con urgenza una proposta di delibera. Mozione che avrebbe dovuto essere discussa nell'ultimo consiglio comunale di giovedì, caduto per mancanza del numero legale quando, all'opposizione che ha abbandonato l'aula, si è accodato il consigliere di maggioranza Alberto Chiavaroli della lista Ferrara Sindaco. Per i tre di Liberi a Sinistra, anche nel caso l'esercizio provvisorio venga concesso, Teateservizi non potrebbe gestire i tributi in quanto il Comune, con il fallimento della società, non potrebbe più esercitare il controllo analogo. Un problema, comunque, controverso dal momento che il controllo analogo da parte del Comune, in questo caso, sarebbe sostituito dal controllo giudiziario. Insomma, le ombre non mancano mentre i dipendenti della società sospesi all'atto della sentenza di fallimento, da mesi non percepiscono lo stipendio e senza possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.

 

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Il Messaggero