Sulmona non vuole pazienti Covid. Rivolta all'ospedale, arrivano i carabinieri

Sulmona non vuole pazienti Covid. Rivolta all'ospedale, arrivano i carabinieri
«Non vogliamo pazienti Covid nel nostro ospedale». Da ieri pomeriggio è in corso a Sulmona un braccio di ferro tra il sindaco Annamaria Casini e i vertici della...

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«Non vogliamo pazienti Covid nel nostro ospedale». Da ieri pomeriggio è in corso a Sulmona un braccio di ferro tra il sindaco Annamaria Casini e i vertici della Asl e della Regione Abruzzo. Dopo la decisione della Asl di inviare due pazienti con coronavirus nell'ospedale di Sulmona che non sarebbe attrezzato per accogliergli il

sindaco ha puntato i piedi.

«In questo momento il nostro ospedale non è pronto per accogliere pazienti affetti da coronavirus», afferma il sindaco Annamaria Casini. «La scorsa settimana il direttore sanitario Tonio Di Biase ha chiesto di trasformare il reparto Utic in posti covid. Non è stato fatto, preferendo dirottare i fondi in altri ospedali - ricorda il sindaco - ora si vogliono trasferire pazienti a Sulmona senza mettere il reparto in sicurezza».

«Se non sbaglio c'è un ospedale di primo livello, con unc reparto per malattie infettive, che è quello di Avezzano -
conclude Casini - che utilizzino prima quello e poi semmai, dopo averlo messo in sicurezza, quello di Sulmona siamo pronti a fare la nostra parte». Nel tardo pomeriggio in ospedale sono arrivati anche i carabinieri del nucleo antisofisticazioni per controllare la situazione che si va facendo incandescente. Intanto un cittadino sulmonese, ha denunciato ai carabinieri il fatto che il padre non sarebbe stato sottoposto ad intervento chirurgico urgente, previsto nel pomeriggio, proprio per l'arrivo dei due pazienti affetti da Covid.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero