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Sulle pagine dei giornali c’erano ancora fresche di stampa le risultanze del vertice provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che, per gli incendi registrati in città nelle ultime settimane, il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero aveva chiesto e ottenuto. Neanche il tempo di elaborare la strategia che le fiamme, ieri notte, sono tornate a divampare: questa volta in modo molto più serio e inquietante, perché hanno coinvolto la discarica di Noce Mattei alle Marane.
Non una ripicca o una lite, né un’auto bruciata. Quattrocento metri quadrati di rifiuti già “stabilizzati” che qualcuno, con dolo, per i vigili del fuoco è una certezza, ha dato alle fiamme verso le due di notte, probabilmente scavalcando la recinzione della discarica e mettendovi fuoco. L’intervento immediato dei vigili del fuoco di Sulmona, coadiuvati da quelli di Popoli, Castel di Sangro e L’Aquila, ha arginato i danni, ma c’è voluta tutta la notte per domare il rogo. E gli effetti sono ancora da monitorare, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria della zona, con considerevoli emissioni di diossina che vanno ad aggravare la salubrità, già precaria, nelle frazioni adiacenti.
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Il Messaggero