Pestaggio in centro, feriti due ragazzi. I genitori: «Aggressione senza motivo»

Pestaggio in centro, feriti due ragazzi. I genitori: «Aggressione senza un motivo»
«Un’aggressione in piena regola, un pestaggio senza alcun motivo. E’ inaccettabile». A parlare sono i genitori dei due giovani che ieri notte sono finiti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Un’aggressione in piena regola, un pestaggio senza alcun motivo. E’ inaccettabile». A parlare sono i genitori dei due giovani che ieri notte sono finiti in ospedale rispettivamente con un grave trauma cranico e un setto nasale rotto. Poco più che ventenni sono rimasti vittime della folle e cieca violenza del sabato sera, di quella movida fatta di risse senza motivi che, in realtà, è quasi sempre ascrivibile ai soliti noti. I fatti si sono consumati a notte tarda: erano circa le 4 di ieri mattina quando lungo corso Ovidio, nel solito tratto davanti a palazzo Annunziata, a Sulmona, in provincia dell'Aquila, è scoppiata una discussione accesa tra le due giovani vittime e un gruppo di etnia rom.

Aggredita e costretta a lasciare Pescara, il padre: «Palestre chiuse in città per mia figlia»


LA VIOLENZA Dalle offese si è così presto passati alle mani ed è stato un pestaggio senza pietà. I due ventenni sono stati presi a calci e pugni in viso, tra le urla delle persone presenti e chi si rinchiudeva nell’unico bar che aveva da poco riaperto le saracinesche. «Sono stati minuti di paura – racconta uno dei presenti – ci siamo chiusi dentro perché gli aggressori picchiavano con una violenza e una follia non controllabile. Continuavano a colpire i due ragazzi anche una volta che erano a terra». Il pestaggio è finito solo con l’arrivo di carabinieri, polizia e guardia di finanza, quando il gruppo di aggressori si è dileguato, mentre l’ambulanza caricava i due feriti per trasferirli in ospedale. A terra le tracce di sangue erano visibili ancora ieri mattina, ma per i responsabili del pestaggio, che sarebbero già stati in parte identificati, ancora nessun provvedimento. Uno di loro, un trentenne di etnia rom, tra l’altro, era già soggetto alla misura del Daspo urbano, anche se tecnicamente essendo chiuso, a quell’ora, il bar dal quale doveva tenersi alla larga, non avrebbe violato il divieto imposto dal questore.


LA PROGNOSI Per le due vittime la prognosi è di oltre venti giorni (lesioni quindi perseguibili d’ufficio anche senza presentazione di denuncia) e uno di loro, probabilmente oggi stesso, dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre il danno della frattura. «Il centro storico continua ad essere ostaggio dei soliti noti – lamenta un barista – c’è chi tra noi ha già valutato di non aprire la domenica mattina presto. Si tratta dei soliti noti, persone che da mesi ormai seminano il panico nei locali notturni della città e il cui solo ingresso nel locale porta alla fuga dei clienti. È inconcepibile che le nottate in città siano condizionate dalla paura per le gesta di pochi». I carabinieri di Sulmona stanno ora raccogliendo le prove e i riscontri del caso, anche acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero