L'Aquila, studente minacciato con un cappio: tre bulli nei guai

L'Aquila, studente minacciato con un cappio: tre bulli nei guai
Terrorizzato dai bulli con un nodo scorsoio. Poi pesanti vessazioni che hanno avuto un crescendo nel secondo anno scolastico, quando la vicenda è esplosa con una querela....

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Terrorizzato dai bulli con un nodo scorsoio. Poi pesanti vessazioni che hanno avuto un crescendo nel secondo anno scolastico, quando la vicenda è esplosa con una querela. E’ successo all’istituto Leonardo Da Vinci-Ottavio Colecchi dell'Aquila, dove tre ragazzi (oggi maggiorenni) sono finiti nel mirino della Procura della Repubblica presso i Minorenni, per lesioni e atti vessatori. Per il giovane ritenuto colpevole dei fatti di bullismo più gravi è stato deciso il processo, per gli altri due la messa alla prova. Prese in giro, secondo l’accusa nei riguardi dello studente disabile (affiancato da un insegnante di sostegno) interrotte dopo l’intervento degli insegnanti e degli stessi vertici dell’Istituto.


«Al ragazzo – si legge negli atti della Squadra mobile – venivano legati i polsi o le caviglie durante le attività svolte in palestra, lanciati addosso oggetti in aula, anche alla presenza degli insegnanti che intervenivano cacciando fuori dalla classe gli autori». Secondo l’accusa il terzetto di bulli, approfittando dell’assenza dell’insegnante avevano mostrato alla vittima che stava mangiando, una corda con nodo scorsoio: «Questa è l’ultima cosa che ti mangi» avrebbero detto. Più tardi, sempre secondo l’accusa i tre ragazzi hanno legato la corda ad un piede della sedia, dove era seduto il giovane studente, e tirandola a sé lo avevano fatto cadere a terra, procurandogli contusioni medicate al Pronto soccorso. I giovani indagati sono assistiti dagli avvocati Maria Teresa Di Rocco, Monica Badia e Marco De Paulis. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero