Scarcerato dopo due condanne e quaranta denunce, torna a perseguitare la ex: stalker di nuovo in manette

Scarcerato dopo due condanne e quaranta denunce, torna a perseguitare la ex: stalker di nuovo in manette
Di nuovo arrestato lo stalker irriducibile e seriale Berardino Di Crescenzo, 57 anni, di Casoli. Ancora una volta ha perseguitato l’ex fidanzata S. B., 51 anni, di Orsogna....

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Di nuovo arrestato lo stalker irriducibile e seriale Berardino Di Crescenzo, 57 anni, di Casoli. Ancora una volta ha perseguitato l’ex fidanzata S. B., 51 anni, di Orsogna. Dal 2019 una serie interminabile di vessazioni e pedinamenti. «Ha distrutto la mia vita» ha più volte detto. Vessazioni finite anche alla ribalta nazionale con la nota trasmissione televisiva “Le Iene”. Nulla lo ferma, neppure quasi 40 denunce, altri tre precedenti arresti, due condanne a 1,4 e 3,6 anni di reclusione. L’indagato era tornato libero il 22 settembre lasciando i domiciliari dopo essere prima stato in carcere. E’ tornato all’attacco della ex con cui è stato unito per 7 mesi, tutti burrascosi e infernali. Il codice rosso scatta immediatamente e il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, chiede e ottiene dal gip Massimo Canosa un nuovo provvedimento restrittivo a seguito di indagine della polizia, coordinata dal vice questore Miriam D’Anastasio. 

I nuovi fatti contestati sono riferiti al 26 settembre, poi a ottobre e novembre; ironia della sorte il 15 dicembre a Di Crescenzo viene notificato il provvedimento di sorveglianza speciale per tre anni deciso dai giudici dell’Aquila, su proposta del questore di Chieti. Provvedimento che parte subito dopo l’uscita dalla detenzione, ma ironia della sorte è giunto dopo che l’indagato aveva ripreso a molestare la 51enne. Stavolta la procura lo accusa di nuove condotte persecutorie e minacciose per tramite un conoscente comune a cui dice: «La prossima a pagarla sarà Sandra e gli amici suoi».

Anche l’uomo viene minacciato con un bastone e poi gli danneggia il finestrino posteriore della sua auto, episodio avvenuto a Lanciano. A ottobre comincia ad appostarsi vicino all’abitazione e transita con la sua Opel Agila ripetutamente sulle strade di Orsogna e nei luoghi frequentati da lei. A novembre si presenta nel discount di Piazzano di Atessa dove la ex lavora; lui gira tra gli scaffali, senza fare acquisti, lei lo vede e si rifugia nella macelleria. «Ha ripreso a tenere comportamenti persecutori nonostante la sorveglianza speciale», ha fatto notare al gip il procuratore Di Serio. Risentimento e astio profondi, sussiste il pericolo che il comportamento dell’indagato degeneri fino ad arrivare a forme di aggressione fisica più gravi. 

Ieri, al termine dell’interrogatorio di garanzia, la procura ha chiesto la conferma dei domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico. 

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Il Messaggero