Covid, sta meglio il 30enne che era stato intubato

Covid, sta meglio il 30enne che era stato intubato
L'AQUILA - Ha superato la fase critica il giovane di 33 dell'Aquila che, in attesa di sottoporsi al vaccino, è stato colpito dal Covid ed è finito intubato,...

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L'AQUILA - Ha superato la fase critica il giovane di 33 dell'Aquila che, in attesa di sottoporsi al vaccino, è stato colpito dal Covid ed è finito intubato, prima all'Aquila e poi trasferito a Pescara.

L'ottima notizia, arrivata ieri, è che il ragazzo è tornato nel reparto di Malattie infettive del San Salvatore, diretto da Alessandro Grimaldi, ed è ora ricoverato solo con la mascherina dell'ossigeno, senza bisogno di assistenze particolari per la respirazione. Le sue condizioni sembravano gravissime.

Il ragazzo, che ha problemi di obesità, aveva prenotato la vaccinazione, ma non ha fatto in tempo a sottoporvisi. È stato inizialmente ricoverato all'Aquila, ma non ha risposto a sufficienza alle cure e per questo è stato intubato prima del trasferimento a Pescara. Ieri il ritorno e il grande sospiro di sollievo per amici e familiari.

Peraltro, come fa notare proprio il prof Alessandro Grimaldi, questa storia è emblematica di come, nei fatti, la collaborazione tra gli ospedali, che in questi giorni è oggetto di roventi polemiche, sia già pienamente in essere.

«Probabilmente va solo implementata - dice Grimaldi -, del resto già nella prima fase della pandemia, quando Pescara è stata in grande difficoltà, abbiamo assorbito numerosi pazienti all'Aquila. Non esistono steccati, esistono soltanto nosocomi pronti ad accogliere e permettere il funzionamento ottimale dell'intero sistema.

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Il Messaggero