Spazio Nobelperlapace: i lavoratori dello spettacolo si riuniscono dal vivo in assemblea

Spazio Nobelperlapace
Avevano scelto i comunicati stampa per dare voce alle loro richieste di aiuto, ma adesso hanno deciso di attuare un'altra strategia per portare all’attenzione del fronte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Avevano scelto i comunicati stampa per dare voce alle loro richieste di aiuto, ma adesso hanno deciso di attuare un'altra strategia per portare all’attenzione del fronte della politica e delle istituzioni, finora sordo e che, stando alla realtà, non avrebbe portato a compimento quanto promesso. Perciò le  47 realtà regionali e singoli lavoratori extra Fus (Fondo unico per lo spettacolo) hanno deciso di riunirsi e lo faranno finalmente “dal vivo”, in presenza, abbandonando la modalità conferenza on line, utilizzata nei mesi passati.


L’incontro è fissato per oggi, 20 giugno, alle ore 10 «presso lo Spazio Nobelperlapace di Arti e Spettacolo, in San Demetrio né Vestini, L’Aquila, alla presenza dei rappresentanti delle realtà e dei singoli lavoratori che aderiscono al coordinamento;  avrà luogo l’assemblea – si legge nella nota -  per costituire l’organo di segreteria che si occuperà di interloquire con le istituzioni e gli enti a nome delle lavoratrici e dei lavoratori abruzzesi dello spettacolo che, uniti nell’emergenza, intendono aprire un dialogo con la Regione per trovare insieme delle soluzioni valide, che possano sostenere centinaia di realtà culturali indipendenti che stentano a ripartire».

Le ristrettive norme sanitarie anti Covid-19 sicuramente non incoraggianti per organizzatori e comuni che stentano a far ripartire la  programmazione di spettacoli estivi e inoltre – prosegue il comunicato -  «la mancata offerta di festival di teatro in spazi aperti e attività laboratoriali rappresenta un’enorme perdita, in termini economici, per tutto l’indotto che le attività generano sul territorio, ma anche un impoverimento in termini culturali, lasciando il pubblico nell’impossibilità di fruire dell’arte, della cultura e dell’intrattenimento. Questa situazione grava ulteriormente sui lavoratori dello spettacolo che vedono, dal 15 giugno, la possibilità della riapertura dei teatri alla quale però non corrisponde un’effettiva ripresa delle attività».

Nel coordinamento delle 47 realtà regionali e singoli lavoratori extra Fus, «tutti i membri che aderiscono svolgono il mestiere di lavoratore dello spettacolo come unico e principale lavoro e rivendicano, pertanto, la propria riconoscibilità nelle decisioni prese dalla Regione, la quale, la scorsa settimana ha pubblicato, all’interno del provvedimento regionale “Cura Abruzzo 2”, un ristoro economico dando priorità alle strutture già tutelate dal Fondo unico per lo spettacolo, penalizzando fortemente il settore del teatro indipendente abruzzese già provato dallo stato di emergenza di questi ultimi mesi».


«Il coordinamento reagisce - come si legge nelle conclusioni  - pianificando in assemblea gli obiettivi a medio e a lungo termine da raggiungere tra i quali spicca senz’altro la necessità di lavorare, in sinergia con la Regione, ad una vera legge sullo spettacolo dal vivo che non può e non deve più farsi attendere ulteriormente».

Sabrina Giangrande Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero