Spaccate nei negozi, preso il ragazzo dello scooter-ariete

Spaccate nei negozi, preso il ragazzo dello scooter-ariete
Preso a Pescara il presunto autore delle spaccate messe a segno, nelle scorse settimane, ai danni dei negozi del centro, che avevano creato allarme fra i commercianti e non solo....

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Preso a Pescara il presunto autore delle spaccate messe a segno, nelle scorse settimane, ai danni dei negozi del centro, che avevano creato allarme fra i commercianti e non solo. In manette, a seguito di indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia di Pescara e dei poliziotti della squadra mobile, T.F.T., poco più che 18enne, residente a Montesilvano, con problemi di tossicodipendenza. Volto già noto alle forze dell'ordine, ma non per fatti legati alla criminalità. Nell'ottobre del 2018 fu vittima del brutale pestaggio avvenuto in via Carducci da parte di un gruppo di coetanei. Ora su disposizione del gip Gianluca Sarandrea e richiesta del pm Luca Sciarretta si trova ai domiciliari con l'accusa di furto aggravato.


Gli vengono contestati quattro colpi ai danni di attività commerciali, avvenuti per lo più fra il 17 e il 18 ottobre, e in più il furto di due scooter Scarabeo Aprilia, l'uno rubato in via Firenze e l'altro in viale Bovio, utilizzati come ariete per infrangere le vetrine. Avrebbe agito sempre nelle prime ore del mattino fra le 5 e le 7. Identico il modus operandi per tutti i colpi. Tra le attività prese di mira il bar dei Pini in via Regina Margherita, da cui sarebbe riuscito a portarsi via una borsa, purtroppo per lui contenente solo attrezzi da lavoro; il cockatail bar “Reverso” di via Clemente de Cesaris, da cui avrebbe prelevato una cassetta in metallo contenente la somma in monetine di 15 euro; il ristorante “La Cucineria” sempre di via De Cesaris, da cui è fuggito con il registratore di cassa contenente la bellezza di quattromila euro; la piadineria “Piada Piave” di via Piave. Quello alla piadineria, fruttato fra l'altro pochi spiccioli, è stato per lui l'ultimo furto della serie Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero