Cliente picchiato e investito fuori dal night: il gestore del locale rischia il processo

Cliente picchiato e investito fuori dal night: il gestore del locale rischia il processo
Si terrà mercoledì l’udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio degli otto imputati finiti nell’inchiesta sull’omicidio...

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Si terrà mercoledì l’udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio degli otto imputati finiti nell’inchiesta sull’omicidio preterintenzionale dell’imprenditore Mario Monti scoperta dopo la riesumazione del suo corpo a distanza di quasi un anno dall’investimento avvenuto fuori dal night club Zeus di Silvi. Nel lungo capo d’imputazione Pietro Mercurio, gestore del locale notturno a suo tempo finito anche in carcere e ritenuto dall’accusa il responsabile di quell’omicidio, è accusato col fratello anche di aver indotto e spinto le ragazze a prostituirsi nei suoi locali notturni dove lavoravano come accompagnatrici e figuranti di sala. Ambienti dove alcune ragazze avrebbero addirittura subito violenze sessuali da parte di clienti.

Tra gli altri imputati c’è anche il conducente dell’auto investitrice, che dovrà rispondere di omicidio stradale, e altri cinque collaboratori che all’epoca dei fatti lavoravano nel night club. Le accuse per loro vanno dall’intralcio alla giustizia al favoreggiamento con due di loro, nello specifico, che sempre secondo gli inquirenti, avrebbero aiutato Mercurio a distruggere e a rendere inutilizzabile l’hard disk collegato all’impianto di videosorveglianza che, verosimilmente, aveva ripreso quanto accaduto quella notte del 19 aprile 2022. Ad aver creduto sin dall’inizio che le cose fossero andate diversamente da come apparivano sono stati i familiari della vittima, oggi assistiti dai legali dello studio Giesse risarcimento danni di Montesilvano.

«Dopo la serata trascorsa nel locale, Monti stava attendendo l’uscita di una delle accompagnatrici, di cui si era invaghito quando Pietro Mercurio l’ha provocato, dicendo di avere appena avuto con lei un rapporto sessuale – spiega l’avvocato Gianni Di Marcoberardino - Alla reazione di gelosia di Monti, Mercurio lo ha colpito più volte e a più riprese fino a quando, dopo averlo buttato a terra, dov’è stato picchiato con calci e pugni anche da sei diverse accompagnatrici del night, lo ha afferrato con due mani al petto e spinto con forza sulla carreggiata poco prima del passaggio dell’auto che lo ha tragicamente travolto e ucciso».

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Il Messaggero