Strage A14, parla il fratello di Silvestrone: «Nostra madre distrutta dal dolore»

«Andrea viveva per i suoi figli - dice Luca - che lo vedevano come un eroe»

Andrea Silvestrone
PESCARA - I funerali di Andrea Silvestrone, dei figli Nicole e Brando slittano a domani o forse giovedì. È atteso per oggi il nullaosta del magistrato, poi le salme...

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PESCARA - I funerali di Andrea Silvestrone, dei figli Nicole e Brando slittano a domani o forse giovedì. È atteso per oggi il nullaosta del magistrato, poi le salme saranno presumibilmente restituite alla famiglia. Ieri mattina, nell'obitorio dell'ospedale di Fermo, il medico legale ha effettuato un'ispezione cadaverica sulle tre vittime per le quali non ci sarà l'autopsia.

Ieri è stato anche il giorno del riconoscimento dei corpi del tennista paralimpico e dei suoi ragazzi di 14 e 8 anni, morti sabato nello scontro frontale tra la loro auto e un camion, all'interno della galleria Castello di Grottammare, sulla A 14. Attimi strazianti per Luca Silvestrone e Paolo Carota, fratelli del campione in carrozzina e di sua moglie Barbara.

Luca, di due anni più grande dell'atleta scomparso, racconta sensazioni che mai avrebbe voluto provare: «È stato terribile, l'esperienza più brutta della mia vita che porterò dentro per sempre. Dopo la tragedia ero entrato in una specie di trance, ieri ho avuto la reale presa di coscienza di quanto accaduto».

Franca Silvestrone, 82 anni, ha appreso della morte dei suoi cari mentre assisteva la sorella in ospedale: «Mamma aveva lasciato Ravenna per qualche giorno - spiega il figlio - voleva essere vicina a nostra zia ricoverata per un intervento. La notizia glie l'ha comunicata di persona mio cugino con ogni cautela possibile. Avrei voluto farlo io, ma ho calcolato che, nel tempo che avrei impiegato a raggiungerla, avrebbe potuto scoprire da sola la verità. Mia madre è devastata, piange, prega per Diego e spera di riabbracciarlo presto».

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Il Messaggero