Sfuggita allo stupro, l'ex rugbista: «Non conoscevo quel ragazzo»

Sfuggita allo stupro, l'ex rugbista: «Non conoscevo quel ragazzo»
È stata sentita dagli investigatori e ha negato di conoscere il proprio aggressore. A riposo nella propria abitazione dell'Aquila, confortata dai propri genitori, la...

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È stata sentita dagli investigatori e ha negato di conoscere il proprio aggressore. A riposo nella propria abitazione dell'Aquila, confortata dai propri genitori, la 31enne vittima del grave tentativo di stupro e rapina nel cuore della notte, in centro storico, è stata ascoltata dagli agenti che stanno dando un'accelerata per dare un nome e un volto all'aguzzino, che la ragazza ha detto di aver conosciuto nell'occasione della stessa serata, trascorsa con la mamma ed altri amici in una kebabberia del Corso stretto.

La ragazza ha riportato una prognosi di 40 giorni per una serie di fratture al volto, quelle più importanti alla mandibola e a un'arcata sopraccigliare, ma ha rifiutato il ricovero in ospedale, ma sarà comunque costretta alle cure proprio per la gravità di quanto patito. La 31enne ha avuto la forza e la prontezza di resistere all'aguizzino (a quanto pare un cittadino di nazionalità marocchina) che voleva violentarla (le giovane ha un passato sportivo, a quanto pare nel mondo della rugby) e poi l'ha picchiata brutalmente con ripetuti pugni in faccia, all'interno di un palazzo a Costa Masciarelli. È il ragazzo con il quale era uscita dal locale per farsi accompagnare presso un bancomat per ritirare la somma di 50 euro, sottratta dall'uomo prima di andare via, lasciando la giovane con il volto insanguinato a terra. Le immagini delle telecamere e i testimoni presenti all'interno della kebabberia, tra cui un ragazzo con un tatuaggio potrebbero dare la svolta.
 

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Il Messaggero