Sexting, a Sulmona ragazza denuncia caso di bullismo web

Sexting, a Sulmona ragazza denuncia caso di bullismo web
Si è rivolta alla polizia di Sulmona dopo l’ennesimo messaggio sulle chat di Whatsapp che circolava tra i vari gruppi di amici. Molestie e foto pornografiche per...

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Si è rivolta alla polizia di Sulmona dopo l’ennesimo messaggio sulle chat di Whatsapp che circolava tra i vari gruppi di amici. Molestie e foto pornografiche per quello che nel gergo informatico si chiama “sexting”, crasi delle parole sex (sesso) e texiting (messaggiare). Un vocabolo nuovo per un mondo spesso sconosciuto agli adulti, quello dei social, su cui, al contrario, i giovani, spesso neanche adolescenti, si formano e vivono.

E sono giovani, minorenni, i protagonisti di questa storia ora al vaglio degli inquirenti per valutare l’ipotesi di un ammonimento, una sorta di diffida, cioè, che stabilisce il questore su proposta della vittima. Non è l’ultima, né l’unica: «C’è un mondo sommerso, ma molto vasto – spiega il commissario di Sulmona Antonio Scialdone – un fenomeno molto diffuso che le vittime spesso non denunciano per paura, vergogna e sensi di colpa».

Contro questa minaccia insidiosa, che nella Rete prolifera e si alimenta, la polizia di Stato, e in particolare quella Postale, approderà domani in piazza XX settembre a Sulmona, una delle cinque città abruzzesi scelte per la nona edizione della campagna “Una vita da social”. Un mezzo attrezzato ad aula multimediale sarà a disposizione (dalle 8 alle 13,30) di tutti e in particolare degli studenti delle scuole primarie e medie di Sulmona e Pratola Peligna, perché è questa fascia di età, quella tra i 10 e i 15 anni, la più esposta al rischio. 

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Il Messaggero