Sequestro di persona: blitz della polizia nell'hotel. Un arresto e due indagati

Sventato sequestro di persona: blitz della polizia nell'hotel. Un arresto e due indagati
Sono rimasti sconvolti gli abitanti di Carsoli per il blitz in un noto albergo cittadino condotto dagli agenti della Questura dell'Aquila con quelli del Commissariato Viminale...

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Sono rimasti sconvolti gli abitanti di Carsoli per il blitz in un noto albergo cittadino condotto dagli agenti della Questura dell'Aquila con quelli del Commissariato Viminale e i carabinieri della stazione di Roma Torpignattara, su delega della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Capitale. Hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Roma che ha ordinato misure cautelari per tre cittadini bengalesi.


Uno in carcere e due obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Alla base della vicenda un debito di 100mila euro per il quale fu eseguito un sequestro di persona ai danni di un connazionale, avvenuto nel quartiere Torpignattara il 30 ottobre 2022 e denunciato dalla compagna della vittima presso il Commissariato Viminale. A seguito di quella denuncia, la Questura ha arrestato altri tre cittadini bengalesi, rintracciati in un hotel nel comune di Carsoli. I tre sono attualmente sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Sei, in tutto i bengalesi raggiunti dai provvedimenti giudiziaria. Il denunciante sosteneva appunto che il tutto era da ricondursi a un debito di 100mila euro, da lui maturato sia per l’ottenimento del rilascio del permesso di soggiorno in favore di due suoi conoscenti, attraverso la mediazione di uno degli odierni indagati, sia per un prestito di denaro.

In particolare, a finire in manette Nure Alam Siddique detto “Bachcu”, storico leader dell'associazione bengalese “Dhuumcatu” che nella Capitale, sin dagli anni '90, si occupa di offrire servizi amministrativi per stranieri e organizza eventi interculturali. Secondo gli inquirenti il leader dell'associazione Dhuumcatu sarebbe il mandante del sequestro di persona alla base della maxiinchiesta. E’ stato, inoltre, accertato che già in altre due occasioni l'uomo era stato sequestrato e trattenuto contro la sua volontà per ottenere il pagamento di quel debito.

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Il Messaggero