Scopre la chat erotica del compagno, lui la butta fuori dall'auto: «Ora va a prostituirti». Medico a giudizio

Scopre la chat erotica del compagno, lui la butta fuori dall'auto: «Ora va a prostituirti»
È stata fatta scendere con forza dalla macchina in corsa nei pressi della caserma militare “Pasquali”, all'Aquila: «Adesso vai a battere per strada,...

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È stata fatta scendere con forza dalla macchina in corsa nei pressi della caserma militare “Pasquali”, all'Aquila: «Adesso vai a battere per strada, vai a guadagnarti la mesata». Non solo. Alla figlia minorenne, contro la sua volontà, avrebbe provocato lesioni nel tentativo di forarle le orecchie. Con le accuse di lesioni e maltrattamenti in famiglia il Gup del Tribunale dell’Aquila ha rinviato a giudizio un medico aquilano di 36 anni.

Secondo l’accusa, l’imputato (assistito dagli avvocati Iole Maggitti e Angelina Campitelli), per futili motivi, avrebbe sottoposto a maltrattamenti la compagna convivente, insultandola e minacciandola con espressioni offensive attraverso la rottura suppellettili domestiche, arrivando in alcuni casi ad aggredire la donna, anche lei di 36 anni e dell’Aquila (assistita dall’avvocato Maria Teresa Di Rocco), davanti alla figlia minorenne. Tra gli episodi che l’accusa contesta al medico, quello del giugno 2020 quando la parte offesa, dopo aver scoperto una chat del compagno dal contenuto erotico, sarebbe stata dallo stesso aggredita verbalmente e successivamente afferrata per i capelli spingendole la testa contro il muro. 

A luglio 2021, transitando in auto nei pressi della caserma Pasquali, l’imputato avrebbe fatto scendere la compagna per guadagnarsi 20 euro a prestazione sessuale. Successivamente le avrebbe strappato la borsa dalle mani buttandola dal finestrino e l’avrebbe spinta fuori dall’auto in movimento facendola cadere a terra. «Non ne posso più ,sono esaurito, mi fai schifo» le avrebbe detto. 

Altro episodio riguarda le lesioni provocate alla donna sul viso, raggiunta da una scarpa. A seguire la costrizione: rapporti sessuali altrimenti sarebbe andato con «altre cento più belle». Poi le lesioni anche alla figlia minorenne nel tentativo di forarle le orecchie. 

Un quadro a dir poco desolante che non è terminato neppure quando il medico nel 2022 ha deciso di lasciare l’abitazione, arrivando (afferma l’accusa) a «tempestare la donna con messaggi vessatori», con tema il futuro della figlia minorenne e il mantenimento economico. Il processo è stato fissato a dicembre.

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Il Messaggero