Lancia sassi e rifiuti nel giardino del vicino, per la Procura è stalking. Donna sotto processo

Lancia sassi e rifiuti nel giardino del vicino, per la Procura è stalking. Donna dotto processo
Finisce in tribunale un rapporto tra vicini di casa che è andato ben oltre le normali liti e le solite discussioni. Nulla a che vedere con antipatie o rumori molesti. In...

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Finisce in tribunale un rapporto tra vicini di casa che è andato ben oltre le normali liti e le solite discussioni. Nulla a che vedere con antipatie o rumori molesti. In questo caso l’inquilina che è stato appena rinviata a giudizio, una teramana 60enne, si è spinta fino a perseguitare un suo vicino di casa tanto da essere ora accusata di stalking. Ed è proprio di questo reato che dovrà rispondere a processo. A denunciarla è stato un 60enne che ha avuto la sfortuna di ritrovarsi ad abitare in un appartamento con annesso giardino che si trova al piano terra dello stesso palazzo dell’attuale imputata. Tra i due, a quanto pare, i rapporti ad un certo punto sono cambiati per motivi che forse si capiranno in dibattimento e da essere sereni e di buon vicinato, sono diventanti tesi oltre l’illecito penale, ancora comunque tutto da dimostrare. In particolare si parla di fatti che risalirebbero dal 2018 fino ai primi mesi del 2022.

Per anni, insomma, le presunte persecuzioni sarebbero andate avanti a colpi di pietre e spazzatura. Secondo l'accusa, infatti, le reiterate molestie messe in atto dalla donna contro il suo vicino di casa sarebbero consistite nel lanciare i rifiuti e i sassi dal balcone del proprio appartamento al terzo piano del palazzo sul giardino e sul balcone di pertinenza dell’altro. Atteggiamenti che sono andati avanti nel tempo con insistenza e costanza, causando, come oggi gli viene contestato, un perdurante e grave stato di ansia e paura nel vicino e ingenerando in lui un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri congiunti. Per evitare brutte sorprese, l’inquilino del piano terra ha dovuto smettere di pranzare in giardino e addirittura ad un certo punto si è persino dovuto trasferire altrove e cambiare casa, portando via la famiglia.

Ma si parla anche di minacce e insulti nella denuncia che ha poi portato all’apertura del fascicolo inchiesta e al successivo rinvio a giudizio della 60enne. «Morto di fame», sono alcune delle parole rivolte alla vittima del presunto stalking. In un episodio in particolare, mentre passava a piedi, sarebbe stato mancato da una pietra lanciata dal terzo piano. 

In un’altra occasione, invece, dopo che per l’ennesima volta dall’alto aveva ricevuto nel suo giardino acqua, terra e spazzatura, nel corso di una successiva discussione sarebbe stato minacciato: «Vi uccido, tu e la tua compagna». Ma solo anni dopo, trovato il coraggio, quest’uomo è riuscito a rivolgersi alle forze dell’ordine e a denunciare quanto stava subendo mentre si trovava in casa sua con la propria famiglia.

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Il Messaggero