San Salvo, liberi i due carabinieri Il legale: «Ristabilita la verità». Ma sono stati trasferiti

Il luogotenente Antonello Carnevale
Sono stati rimessi in libertà i due carabinieri di San Salvo da dodici giorni agli arresti domiciliari. Lo ha deciso questa mattina il Tribunale del Riesame dell'Aquila...

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Sono stati rimessi in libertà i due carabinieri di San Salvo da dodici giorni agli arresti domiciliari. Lo ha deciso questa mattina il Tribunale del Riesame dell'Aquila su ricorso degli avvocati Alessandro Orlando e Fiorenzo Ceri, che difendono il comandante della stazione carabinieri di San Salvo, il maresciallo Antonello Carnevale e il maresciallo Giuseppe Mancino.


I due militari erano stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta della Procura dell'Aquila che ruotava sul mancato sequestro di soldi falsi. Per questa vicenda il comandante Carnevale è stato accusato di peculato, il vice Mancino di accesso abusivo ai mezzi informatici (verificando la targa al terminale avrebbe detto a un cittadino che il caravan segnalato non era sospetto), detenzione di armi (bossoli) e rivelazione di segreti d'ufficio (avrebbe dato informazioni a un'avvocatessa, parte civile a un processo). I due marescialli hanno sempre respinto le accuse portando durante gli interorgatori le loro indagini contro la criminalità e le operazioni anti droga. Oggi il Riesame ha annullato l'ordinanza di arresto, rimettendoli in libertà. 
 
L'avvocato Ceri: «E' stata ristabilita la verità, ora si sentono sollevati, sono state credute le loro versioni, faremo il processo e dimostreremo la pià completa estraneità». Intanto però con l'arresto sono stati automaticamente trasferiti a Chieti e al momento non torneranno a lavorare a San Salvo.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero