«L’ergastolo purtroppo lo abbiamo preso noi e non lui che è riuscito ad accedere anche al rito abbreviato». Non si dà pace Michele Rea, fratello...
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Melania Rea, Salvatore Parolisi può tornare in libertà da giugno: l'uomo condannato a 20 anni per l'omicidio della moglie
«Io credo che dopo 9 anni rinchiuso, chiunque, alla prima occasione utile faccia richiesta per poter usufruire dei permessi premio anche se mi auguro con tutto il cuore che un il giudice non glieli conceda», ammette Michele Rea. «E’ già gravissimo che abbia potuto usufruire dello sconto di pena che ha avuto e mi riferisco al rito abbreviato al quale ha potuto accedere, cosa che oggi non è più concessa fortunatamente, ma le leggi si sa non sono retroattive, adesso veniamo a sapere che potrà pure uscire anche solo per qualche ora, come volete che possiamo sentirci?».
Il pensiero fisso di Michele è per sua nipote, che a ottobre compirà 11 anni, la figlia di Melania, all’epoca una bambina di appena 18 mesi, rimasta orfana di madre con il tribunale dei minori che ha revocato a Parolisi la potestà genitoriale e l’ha affidata ai nonni materni. «E’ lei che con il tempo ha preso autonomamente la decisione di non avere più rapporti con i nonni paterni, con i quali ci sono sporadiche telefonate», racconta Michele. «Ha scelto noi come famiglia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero