Sale sul letto in ospedale e fa la pipì sui degenti, poi fa colazione nudo a Ortopedia

Sale sul letto in ospedale e fa la pipì sui degenti, poi fa colazione nudo a Ortopedia
È accaduto in ospedale. Si può parlare di un episodio ai confini della realtà se non fosse vero e se non avesse avuto per protagonista un cittadino giuliese...

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È accaduto in ospedale. Si può parlare di un episodio ai confini della realtà se non fosse vero e se non avesse avuto per protagonista un cittadino giuliese da molti anni alle prese con problemi di carattere psichico. Arrivato al Pronto soccorso proprio in un momento in cui questi problemi si sono acuiti, avrebbe dovuto essere ricoverato in Psichiatria oppure in Medicina.


Invece, non si sa bene come questo sia accaduto, l’uomo è stato portato nella divisone di Ortopedia, dove, a un certo punto, anche secondo il racconto di chi divideva la stanza con lui, è salito in piedi sul letto e ha cominciato a fare la pipì sui letti degli altri ricoverati creando un grande frastuono tra chi fuggiva e chi invece non poteva scappare. Poi, l’arrivo degli infermieri. 





Il tempo di fermare l’uomo ed eccolo che, completamente nudo, ha fatto colazione stando seduto sul letto. Poi sono arrivati i dirigenti medici e ci si è accorti di quanto accaduto: il degente è stato trasferito da Ortopedia in Medicina, con probabile ulteriore trasferimento in Psichiatria.

Questo è purtroppo l’ultimo atto di una serie di episodi che lo hanno visto protagonista anche in pieno centro cittadino, come il bagno nella grande fontana di piazza della Libertà, e sempre in questa piazza aveva soddisfatto i suoi bisogni dietro al monumento a Vittorio Emanuele, che dall’alto sembrava guardarlo severo. Ma aveva fatto anche altro: si era tuffato nella vasca dell’acqua benedetta del santuario della Madonna dello Splendore.

Nonostante questi episodi, per lui nessuno è ancora riuscito a trovare una soluzione ed ecco che, purtroppo, è tornato alla ribalta determinando ieri mattina davvero situazioni di grande imbarazzo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero