Arrivando nella zona rossa del centro di Faiano, una frazione di Montorio (Teramo), le grandi ruspe grigioverdi dell’Esercito Italiano, del XXI reggimento genio guastatori...
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«I lavori termineranno lunedì prossimo – spiega la responsabile della ricostruzione del Comune di Montorio, Caterina Mariani – per poi ricominciare con un altro aggregato da 8 unità e per completarsi definitivamente con piccoli interventi in altri edifici». Faiano, sotto la pioggia, è considerato il simbolo della ricostruzione. Al limitar del centro storico sono insediati sei map con i residenti che non hanno voluto lasciare il paese, anche se il primo bar aperto è solo a Montorio. La Provinciale 42 è tagliata in due da nove anni «ma per Natale sarà fruibile» consentendo a chi giunge da Colledonico a raggiungere Montorio con la via più breve.
A qualche chilometro di distanza, a Collevecchio, le ruspe, questa volta dei privati, stanno demolendo un aggregato di cinque unità immobiliari «in questo modo riapriremo il centro storico» precisa Mariani che sarà all’Aquila per »concordare con la Regione Abruzzo lo smaltimento delle macerie cercando di contenere i costi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero