Ruba i dati personali e le svuota il conto con un telefonino: trovato e denunciato

Ruba i dati personali e le svuota il conto con un telefonino: trovato e denunciato
Carpisce ad una donna di Pescara dati personali e soprattutto il numero del telefonino e le svuota il conto corrente, portandole via attraverso un bonifico ben 25 mila euro....

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Carpisce ad una donna di Pescara dati personali e soprattutto il numero del telefonino e le svuota il conto corrente, portandole via attraverso un bonifico ben 25 mila euro. Grazie alla immediata segnalazione fatta alla polizia, la squadra mobile, diretta da Dante Cosentino, è riuscita ad individuare il responsabile: un 25enne, A.F., originario di Napoli, incensurato. Il giovane deve rispondere di frode informatica. Recuperata anche l'intera somma sottratta alla vittima, residente in un paese della provincia.


Il 25enne l'aveva versata su un conto, aperto pochi giorni prima del fatto, in una banca di Milano. La vicenda risale ad alcuni mesi. La donna riceve tramite una App della sua banca installata sul cellulare la notifica di un bonifico effettuato a favore di una persona a lei del tutto sconosciuta. Preoccupata contatta la banca, ma non può più annullare l'operazione, il suo telefonino infatti già da qualche ora non funziona; è stato bloccato. E così decide di rivolgersi alla polizia. Gli agenti capiscono subito che è vittima del cosidetto “sim swapping” ossia un attacco informatico che consente di avere accesso al numero di telefono di una persona e violare determinate tipologie di servizi online che si avvalgono del numero telefonico associato alla sim.


La conferma arriva quando di lì a poco si scopre che il giorno stesso in cui era partito il bonifico, il gestore telefonico della vittima aveva sospeso la sua utenza telefonica per smarrimento, su richiesta di qualcuno che si era spacciato per lei. E questo qualcuno aveva provveduto a far sì che il numero della donna fosse trasferito su una nuova sim, su cui ricevere i codici dispositivi inviati dall'istituto di credito per consentire le operazioni di home banking. Nel giro di qualche settimana, gli agenti della mobile sono riusciti a risalire al conto in cui erano stati versati i 25 mila euro e quindi al 25enne, a cui quel conto, aperto a Milano, era intestato. Per impedire che i soldi potessero essere prelevati, in un primo tempo è stato sequestrato dal gip del capoluogo lombardo per poi, al termine degli accertamenti, dissequestrarlo e restituire il denaro alla legittima proprietaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero