Roseto, effetto giungla a Nord: residenti lamentano ritardi e disparità di trattamento. Il Comune assicura interventi

Effetto giungla a Roseto degli Abruzzi
Da molte settimane il taglio e la manutenzione del verde a Roseto sono...

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Da molte settimane il taglio e la manutenzione del verde a Roseto sono al centro di proteste e polemiche. In particolare si sono succedute le segnalazioni dei residenti che hanno lamentato ritardi e disparità di trattamento da zona a zona. Il Comune, dal canto suo, per bocca del sindaco Mario Nugnes, garantisce che la situazione è all’attenzione e, a testimonianza di ciò, mostra le foto delle aree che sono già state oggetto della pulizia. «Con la collaborazione e con i tempi purtroppo a volte lunghi della Pubblica amministrazione stiamo arrivando dappertutto» dice il primo cittadino. Il problema è che molti cittadini hanno segnalato situazioni ai limite dell’invivibile: è il caso, ad esempio, del quartiere Borsacchio, alla prese da settimane con una vera e propria giungla, con i camminamenti invasi dall’erba alta e dalle piante che, inevitabilmente, alimenta un quadro generale di estremo degrado. A nulla, per ora, sono valse le tante segnalazioni fatte pervenire, per via ufficiale e informale. Anche se lo stesso sindaco Mario Nugnes garantisce che gli interventi saranno completati a breve. Anche perché la bella stagione è alle porte e la cittadina ha bisogno di presentarsi con una veste adeguata ai tanti turisti e ai residenti. Il quartiere Borsacchio, poi, a nord della città, chiede attenzione e servizi perché in fase di grande evoluzione. Sono cominciati da qualche tempo i lavori per la realizzazione di un supermercato lungo la statale 16, di fronte allo stabilimento ex Teleco. Lavori che saranno completati entro l’anno e che offriranno un importante punto di riferimento alle migliaia di residenti. Così come lo è la farmacia D’Amore, inaugurata lo scorso anno. Resta, invece, ancora irrisolto, il problema legato alla viabilità e, in particolare, dell’accesso al mare. Nonostante lo sviluppo che ha vissuto la zona, infatti, al netto delle questioni legate alla riperimetrazione della riserva del Borsacchio, oggi l’unico accesso è il sottopasso di via Palermo, ma i pullman devono arrivare addirittura in via Emilia. Esiste un passaggio, del tutto inadeguato, in via Donizetti, destinato allo scolo delle acque e a servizio della ferrovia. Del progetto di un nuovo sottopasso, in corrispondenza della rotatoria nord, si parla da anni. Progetti ce ne sono, ma è sfumata l’ipotesi del Prr e, attualmente, bisogna reperire i fondi. Per un’opera che sarebbe cruciale per lo sviluppo della città.

 

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Il Messaggero