Fallimenti e vendite a parenti: commercialista agli arresti domiciliari

Massimo Dell'Orletta. Fallimenti, vendite a parenti: arrestato commercialista
Sono tutti professionisti i quattro indagati nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il commercialista di Roseto, Massimo Dell’Orletta. Una misura...

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Sono tutti professionisti i quattro indagati nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il commercialista di Roseto, Massimo Dell’Orletta. Una misura cautelare chiesta dai pubblici ministeri Stefano Giovagnoni e Silvia Scamurra e firmata dal giudice per le indagini preliminari, Marco Procaccini del Tribunale di Teramo. Al centro delle indagini ci sono diverse procedure fallimentari di cui il commercialista è stato curatore o commissario giudiziale. Ed è proprio in questa veste che è finito sotto inchiesta, accusato al momento del reato ipotizzato di interesse privato negli atti di un fallimento. Un delitto ravvisabile in tutti i casi in cui il curatore fallimentare strumentalizzi consapevolmente la funzione pubblica di cui è investito al fine di realizzare un interesse proprio o di terzi, compiendo un’attività significativa dell’esercizio di tale funzione astrattamente incompatibile con gli interessi della procedura, essendo irrilevante, su tali presupposti, che l’atto sia legittimo o che abbia effettivamente prodotto un danno alla massa dei creditori.

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L’ACCUSA E infatti stando a quanto sostiene l’accusa in questa fase, il commercialista rosetano avrebbe svolto delle irregolarità nei piani di riparto delle procedure fallimentari che seguiva come curatore o commissario giudiziale, facendo acquisire i crediti deteriorati a società di comodo con sede anche all’estero. Sempre dalle indagini sarebbe emerso il coinvolgimento di un suo stretto familiare che non vive in Italia e che, in alcuni casi, era collegato proprio ad alcune di queste società. Adesso è atteso l’interrogatorio di garanzia davanti al gip del professionista, che è difeso dall’avvocato Fabrizio Acronzio, già fissato per venerdì mattina. Ma nel frattempo non è escluso che la procura di Teramo possa aver avanzato la richiesta di altre misure che potrebbero scattare quanto prima.  Coinvolti ci sono tutti professionisti, compreso il familiare del commercialista che vive all’estero, gli altri pure loro esperti di procedure fallimentari. Tra queste procedure in cui sarebbero state svolte presunte irregolarità, tutte chiaramente ancora da accertare e da provare in un eventuale processo, c’è anche quella di un’importante azienda del territorio nel settore dei prodotti farmaceutici poi tornata in attività, oltre ad altre ancora. Un giro di soldi stimato attorno al milione di euro.


Dell’Orletta in passato è stato anche nel collegio sindacale del Cda dell’allora Tercas e proprio in seguito a quella vicenda nel 2016 ha ricevuto dalla Consob, insieme ad altri, una sanzione per le violazioni commesse. L’attuale vicenda ha suscitato un enorme clamore. Le indagini sono state condotte dagli uomini della Guardia di finanza, ma attorno resta ancora molto riserbo considerando che ci sono ulteriori approfondimenti investigativi che andranno fatti prima di arrivare alla chiusura ed eventualmente all’iscrizione di altri indagati o all’archiviazione di qualcuno di quelli che già compare nel registro.
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Il Messaggero